La risposta di Max Verstappen al commento del presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, sui possibili provvedimenti riguardanti i team radio inappropriati dei piloti, non si è fatta attendere. Il campione del mondo in carica della Red Bull ha replicato durante la conferenza stampa del GP di Singapore.
La risposta di Verstappen alle dichiarazioni di Sulayem sui team radio
Max Verstappen, reduce da un weekend complicato per lui e la Red Bull dopo il GP di Baku, ha affrontato in conferenza stampa anche la questione sollevata dalla decisione di Mohammed Ben Sulayem di introdurre nuove regole sui team radio scurrili trasmessi in diretta. Il campione olandese non si è mostrato particolarmente favorevole alle dichiarazioni del presidente della FIA, esprimendo un atteggiamento poco collaborativo nei confronti delle nuove misure proposte.
“Ma per favore! Cosa siamo, bambini di cinque o sei anni? Persino i bambini di quell’età che guardano la TV probabilmente dicono comunque le parolacce, anche se i genitori non sono d’accordo o non glielo permettono. Crescendo, le diranno con i loro amici. Tutti usano certe espressioni, alcuni più di altri, dipende dal linguaggio di ciascuno. Ovviamente gli abusi online sono un discorso completamente diverso.“
“Oggi molti sport vengono trasmessi in diretta, ma nessun atleta va in giro con un microfono addosso tutto il tempo. È normale usare un linguaggio forte quando sei sotto l’effetto dell’adrenalina, ma in altri sport queste cose non vengono catturate dai microfoni. Basterebbe smettere di trasmettere i team radio o dare al pubblico la possibilità di evitare certi contenuti”.
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Irene Barbaro
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