Umberto Zapelloni commenta nella nuova puntata di PaddockGP la questione parolacce sollevata dal presidente FIA Ben Sulayem.

Umberto Zapelloni, nella nostra ultima puntata di Paddock GP, esprime la sua opinione sulla questione parolacce, su cui il presidente FIA Ben Sulayem preme molto. Prima vittima delle nuove regole è stato Max Verstappen, sanzionato con lavori socialmente utili per dichiarazioni un po’ troppo colorite.

Zapelloni e la questione parolacce: “Non ha senso, Ben Sulayem più concentrato sulla sua popolarità che sulla Formula 1”

Umberto Zapelloni, ospite della nuova puntata del nostro podcast Paddock GP, commenta l’argomento caldo del momento, ovvero la questione parolacce sollevata dal presidente FIA Ben Sulayem, di cui Max Verstappen è caduto vittima proprio durante il weekend di Singapore:

“Non ha assolutamente senso. La FIA si deve preoccupare delle ali flessibili o di nuove regole che non permettano zone grigie. Nessuno ha mancato di rispetto a un collega o ad un avversario, cosa che invece sarebbe da punire. Qua Max se l’è presa con la propria macchina. Avrebbe avuto più senso la sanzione se il trash talking fosse stato verso un avversario, cosa di cui per esempio Michael Jordan era maestro. Anche nei mondiali, l’Italia con Materazzi ha beneficiato del trash talking nei confronti di Zidane. Una sanzione per la rabbia, per l’esclamazione contro la propria macchina o una manovra che non accetti, è ridicolo. Penso che Ben Sulayem abbia esagerato un’altra volta, si preoccupa di dettagli che non hanno senso. Non si può accusare i piloti di non essere dei buoni modelli da seguire, eventualmente la regia internazionale può censurare i team radio più coloriti, visto non vengono trasmessi in diretta. Punire i piloti per questo, per me, è un’assurdità”.

Zapelloni parolacce Ben Sulayem
Photo Credit: Sky Sports F1 X

Ben Sulayem, presidente FIA ormai da quattro anni, è in scadenza di mandato a breve. Zapelloni riflette sull’operato dell’emiratino:

Diciamo che che è stato più abile a far notare se stesso che fare qualcosa per la Formula 1. Ha puntato di più sulla sua popolarità, invece Liberty Media ha influito molto di più solo sport. Basti pensare che la Formula E è quasi completamente sparita e molti altri eventi di altre categorie si sovrappongono con quelli della Formula 1, quindi direi una situazione non ideale. Jane Todt, durante il suo mandato aveva lavorato diversamente. Non so chi possa essere il successore di Ben Sulayem. Sono giochi politici che, ormai, non vedono più protagonista l’Europa e ancora meno l’Italia” – Umberto Zapelloni.

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Alessandra Mottadelli

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