Maya Weug ha raccontato di una delle sue stagioni più attive, con l’apparizione anche nel FRECA, nel corso dell’ACI Racing Weekend ad Imola. Il 2024 della pilota olandese è stato pieno di occasioni nelle quali ha potuto dimostrare il suo potenziale, in diverse categorie delle quali ha parlato nella chiacchierata esclusiva con Rossomotori.it.
Maya Weug, quando il percorso non ti fa perdere l’umiltà
Maya Weug è il talento classe 2004 che da tre anni vive il programma per giovani piloti tra i più d’elité al mondo, nella Ferrari Driver Academy. Lei è la prima donna della storia del Cavallino Rampante ad ottenere questo posto, che allo stesso modo le ha consentito di approdare sulle monoposto: prima la Formula 4 italiana e tedesca, poi la Formula Regional (FRECA), ma soprattutto l’innovativa F1 Academy. Durante i tre giorni dell’ACI Racing Weekend, nel quale lei è stata presente a sorpresa, ha parlato della sua carriera vissuta, quella attuale ed il domani a Rossomotori.it, con uno sguardo propositivo ed ottimista verso le prossime sfide.
Maya, è importante iniziare parlando del tuo percorso sulle monoposto, dove ormai sei affermata. Passare alle ruote scoperte era il tuo desiderio per la carriera?
“Fino ad adesso, non ho avuto altro in testa che questo percorso che sto facendo. F1 Academy quest’anno, l’anno prossimo vedremo, ma cerchiamo di restare su questa strada. Il mio sogno ovviamente è arrivare in Formula 1, ma allo stesso modo voglio diventare una pilota professionista. Quindi non si sa mai dove riuscirò ad arrivare”.
Sei ritornata in pista ad Imola nel FRECA con KIC Motorsport dopo metà stagione. Come mai questa scelta? Come ti senti a rivivere questa esperienza?
“Ho scelto di tornare perché c’è stata l’occasione di un posto vuoto, nel team con il quale ho gareggiato l’anno scorso. Conosco tutti, come tutti loro conoscono me. Entrare a metà stagione è un po’ difficile, poiché tutti hanno preparato già tutta la stagione in partenza. Poi, soprattutto quest’anno che sono cambiate un po’ le macchine è un po’ più complesso. Ma girando, farò più esperienza”.
In F1 Academy stai avendo una buona stagione, con un quinto posto e ben quattro podi. Cosa ne pensi della nuova competizione propedeutica, in che modo ti sta aiutando a crescere nell’ambiente?
“Secondo me la competizione quest’anno è molto alta. Non è mai semplice, come sempre nelle corse. L’inizio dell’anno non è stato semplice per me, abbiamo cambiato delle cose, come il telaio, nella sosta estiva, e a Zandvoort è andato di nuovo molto meglio. So che possiamo finire bene la stagione”.
Osservando le monoposto della FRECA e della F1 Academy, appare già ad occhio un po’ di differenza aerodinamica. Puoi spiegarci le differenze sostanziali tra la guidabilità di queste due?
“Le differenze le senti. Nel FRECA le macchine sono abbastanza più pesanti, le gomme sono un po’ più grandi. C’è più grip, ma anche più potenza. Dal punto di vista della guida, soprattutto le frenate sono diverse, avendo più downforce puoi spingere più negli negli ingressi, ed anche la forma è un po’ diversa. Si tratta di adattarsi, alla fine. Con le vetture del Regional mi trovo piuttosto bene, fisicamente è più facile della F4. Mi ha sorpresa positivamente”.
La Scuderia Ferrari HP ha deciso di prendersi cura del tuo talento, scoperto nel programma Girls on Track della FIA. Cosa ci puoi dire dal dietro le quinte di questa esperienza? Quanto è stata importante nel tuo cammino?
“Con Girls on Track è stata una bella storia. Non sapevo cosa fare l’anno successivo, quindi decisi di scendere in pista sui kart durante la pandemia di COVID-19. Senza quell’opportunità, non avrei saputo come arrivare nelle formule. Per me è stata un’esperienza molto utile e positiva, che mi ha permesso di diventare parte della Ferrari Driver Academy. Lavorando con tante persone con esperienza, è qualcosa di molto importante per me”.
Vorrei sapere una curiosità riguardo l’evento di F1 Academy a Zandvoort. L’Olanda è praticamente la tua terra, come sei stata accolta dal numeroso tifo degli Oranges?
“Si sa che a Zandvoort il tifo è enorme, ci sono tanti tifosi. Essendo praticamente la mia gara di casa li ho sentiti tanto. Sono stata fermata molte volte per foto ed autografi, ma purtroppo non avuto tempo per fare altro con i fan. Ti dà una spinta in più, è sempre bello correre a casa”.
L’Italia è ormai un’altra tua casa. Cosa ti piace di più del modo di lavorare nel motorsport che viene fatto qui? I Tifosi si fanno sentire anche qui?
“Sì, qui la passione in Italia, soprattutto essendo parte di Ferrari è una cosa incredibile. Quando sono a Maranello, dove abito, ogni giorno trovo qualcuno che mi vede e mi chiede una foto, quindi è sempre bello avere il supporto da questa parte italiana”.
In questo Autodromo è avvenuto il tuo debutto nel FRECA nel 2023, iniziando anche con dei risultati modesti: il circuito di Imola è tra i tuoi preferiti?
“L’anno scorso non è stato un brutto inizio, conoscevo questa pista dalla Formula 4, ero solo un po’ ‘imbrigliata’ con la nuova macchina. Questa pista mi piace molto, ho voglia di guidarla. Poi ci sono anche Jeddah e Zandvoort, che mi piacciono davvero tanto, che sono molto veloci”.
Guardando insieme al tuo futuro, anche se ti trovi in un momento importante della stagione, penso che hai in mente cosa potrebbe accadere nel prossimo anno. Cosa ti aspetti e cosa c’è già in programma nel prosieguo della tua carriera?
“Per adesso no, sto lavorando con l’Academy ed insieme al mio manager per decidere cosa fare il prossimo anno. Ci sono tante possibilità, opportunità non mancano. Adesso dobbiamo solo osservare, poi decideremo più tardi, poiché dobbiamo vedere anche come finirà la stagione. Quindi, spingerò al massimo”.
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