vandone t-tray red bull
Fabiano Vandone ha chiarito la questione T-Tray di Red Bull, che ha rischiato di mettere fuori dai giochi il team di Milton Keynes.

Il caso del T-Tray Red Bull è stato uno dei temi più interessanti dell’ultima puntata di Paddock GP, con Fabiano Vandone. L’analisi tecnica del componente nello specifico ha rivelato del clamoroso, con più di un’infrazione commessa nell’utilizzo da parte dei piloti del team di Milton Keynes. La vera domanda, però, è perché non ci sia stata alcuna sanzione: come ha agito la FIA?

La triplice illegalità del T-Tray di Red Bull: Fabiano Vandone ne spiega i dettagli

Il GP degli Stati Uniti non ha avuto solo della bella azione in pista, ma anche diversi temi di contorno, che addirittura hanno preso un valore decisivo per le sorti del campionato. Il più recente e dibattuto è il T-Tray, l’ammortizzatore che lega il pattino delle monoposto al telaio, in questo caso quello delle RB20. In Red Bull, questo componente è finito sotto la verifica dei commissari FIA per via di una presunta irregolarità.

vandone t-tray red bull
Photo Credit: Craig Scarborough X

La verità dei fatti, poi, si è rivelata ben peggiore. Fabiano Vandone, volto noto nella conduzione di ChronoGP (che ha parlato nel dettaglio della questione), ha spiegato la vicenda dal punto di vista tecnico, nell’ultima puntata del programma Paddock GP di Rossomotori.it: “Nel caso della Red Bull è stato fatto un ammortizzatore idraulico a controllo regolabile dal pilota: le infrazioni sono tre.

“La prima è il modello CAD consegnato alla Federazione non corrispondente a quello messo in macchina, poiché se la FIA l’avesse notato non gliel’avrebbe mai fatto montare. Secondo, il sistema ha un movimento idraulico vietato dal regolamento, e terzo la possibilità di avere le due regolazioni attivabili dal pilota, utilizzando un’altezza durante le verifiche tecniche, ed un’altra per girare in pista generando effetto suolo. Qui ci troviamo di fronte a tre regole infrante”.

La questione commerciale: ecco perché Red Bull non viene squalificata

Se apparentemente la situazione sembra tragica per la squadra di Christian Horner, in realtà i tecnici in Red Bull sono stati un passo avanti anche questa volta: “Tre regole infrante cosa vuol dire? Cinque gare di stop? Togliere punti? Il regolamento deve essere chiaro. Ma c’è un motivo se non si può far rispettare il regolamento alla lettera: gli accordi commerciali per i diritti televisivi, ha chiarito Vandone.

vandone t-tray red bull
Photo Credit: Red Bull Content Pool

“Questi hanno un contratto che prevedono 20 macchine in pista. Quindi, in caso di squalifica, il broadcaster sta dalla parte della ragione e può avere il diritto di non pagare per quel GP. Quindi, in questo caso la FIA non può far rispettare i regolamenti perché metterebbe in crisi il socio Liberty Media nella vendita dei diritti televisivi. È molto difficile giocare con questi aspetti, che Red Bull conosce molto bene sfruttando le zone grigie al limite del consentito. Non è polemica questa, sono dati di fatto”.

LEGGI: IL CONFRONTO DI VANDONE: T-TRAY RED BULL E ALA FLESSIBILE MCLAREN

SEGUICI SU:

📱 Facebook, la nostra pagina ufficiale.
📸 Instagram, foto a sfondo motoristico e non solo!
🎙 Spotify, per ascoltare il meglio dei podcast in cuffia.
📹 YouTube, per gustarti tutti i nostri video.
👔 LinkedIn, rimani aggiornato sulle nostre offerte e contenuti.
🖥 Google News, per rimanere aggiornato sulle news direttamente dal tuo discovery.

Alessio Auriemma

About Post Author