test pirelli 2025 2026
Ferrari, McLaren e Red Bull hanno svolto i test Pirelli sul tracciato del Mugello in vista dei mondiali 2025 e 2026 di F1.

Ferrari, McLaren e Red Bull sono scese in pista al Mugello per condurre i test Pirelli in vista dei mondiali di F1 2025 e 2026. I tre team si sono infatti suddivisi il lavoro per provare le future mescole e raccogliere dati utili al loro sviluppo.

Test Pirelli: Ferrari e Red Bull per il 2025, McLaren con le gomme 2026

Nelle giornate di martedì 8 e mercoledì 9 ottobre il circuito del Mugello è stato palcoscenico dei test Pirelli per i mondiali di F1 2025 e 2026. A lavorare in pista sono scesi ben tre team, Ferrari, McLaren e Red Bull, al fine di raccogliere dati utili per proseguire lo sviluppo delle future gomme. Dopo una prima giornata condizionata dal maltempo, le scuderie e l’azienda milanese sono riuscite a portare a termine al meglio il lavoro previsto.

I test sono iniziati con Liam Lawson, che dal GP degli Stati Uniti sostituirà Daniel Ricciardo, a bordo della Red Bull, impegnata a provare le mescole per il 2025. Alla McLaren è stata affidata la gomma per il 2026. Lando Norris ha infatti testato il prototipo a bordo di una vettura muletto. Le gomme, in vista del prossimo cambio regolamentare, manterranno l’attuale cerchio da 18 pollici, mentre cambieranno larghezza e diametro esterno, i quali saranno minori rispetto all’attuale soluzione.

test pirelli 2025 2026
Photo Credit: Scuderia Ferrari X

Nella giornata di mercoledì, oltre a McLaren e Red Bull in pista con gli stessi piloti, si è aggiunta al gruppo di lavoro anche la Ferrari. Sia Carlos Sainz che Charles Leclerc hanno infatti dato supporto al team di Milton Keynes nella raccolta dati per gli pneumatici del 2025. In casa Pirelli prosegue dunque il doppio lavoro di sviluppo nonostante le difficoltà, già evidenziate negli scorsi mesi da Mario Isola, per il 2206. La monoposto muletto, non trattandosi della vettura che esordirà tra due anni, potrebbe infatti portare a risultati diversi da quelli che si avranno con l’effettivo cambio regolamentare. Per i piloti impegnati in pista si è comunque trattato di un’ottima opportunità di allenamento visto che il mondiale di F1 si è fermato per molti giorni dopo l’appuntamento a Singapore.

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Chiara Zambelli

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