La Formula E compie una piccola rivoluzione, organizzando una sessione di test dedicata alle giovani donne pilote nel campionato mondiale ABB FIA Formula E. La sessione avrà inizio a novembre e le pilote guideranno le stesse vetture delle proprie controparti maschili.
La Formula E apre le porte alle donne
E’ ufficiale, la Formula E ha organizzato una sessione di test pre-stagionali dedicata unicamente alle donne pilota. La prima sessione avrà inizio il 7 novembre sul circuito Ricardo Tormo di Valencia, nel quale le varie pilote guideranno la nuova GEN3 Evo per la stagione 11, vettura addirittura più veloce di una monoposto di Formula 1 del 30%. Ciascuna squadra del campionato dovrà schierare almeno una pilota per la mezza giornata di test, ma è incoraggiata a schierarne due, che guideranno tutte vetture della stagione in corso.
Questa è una vera occasione d’oro per le giovani donne pilota, che, ancora oggi, faticano a trovare spazio nel mondo dei motori. Attraverso questa iniziativa, infatti, le pilote potranno esercitarsi con vetture competitive. Inoltre, saranno a contatto con i vari media presenti nel circuito, un modo per farsi conoscere dal grande pubblico. La lista delle pilote che parteciperanno a questi test sarò disponibile nelle prossime settimane e, ogni team, rivelerà le proprie candidate.
Jeff Dodds, CEO della Formula E, ha spiegato gli obbiettivi di questa iniziativa. Tra i molti, ci sono la parità di genere nel motorsport e supportare le giovani pilote nel loro tortuoso percorso nel settore:
“Sappiamo che non esiste una soluzione semplice per una maggiore diversità nel motorsport. Se vogliamo davvero dare alle donne parità , opportunità e visibilità nella nostra serie, le condizioni devono essere uguali per tutti, per favorire il loro sviluppo e mettersi alla prova con chi è già sulla griglia di partenza. A differenza di altre serie in cui le donne sono costrette a usare macchine vecchie o limitate, useranno la modernissima vettura GEN3 Evo che accelera il 30% in più rispetto a una F1, proprio come fanno i nostri piloti del campionato“.
“Riconosciamo anche che un solo test non risolverà il problema. Tuttavia, dobbiamo iniziare da qualche parte, sapendo che la strada da percorrere è ancora lunga e assicurandoci di fare passi avanti e coerenti per continuare a progredire. In quanto sport motoristico con una ripartizione quasi paritaria di tifosi maschi e femmine, così come all’interno della Formula E, compresi i miei team Exec e Director, crediamo sia giusto che i nostri piloti e l’ecosistema più ampio siano rappresentativi di coloro che seguono e sostengono questo sport“ – Jeff Dodds.
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Alessandra Mottadelli
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