Il GT World Challenge ha fatto tappa a Monza per l’Endurance Cup e Rossomotori.it ha avuto il piacere di incontrare Maxime Martin. Il pilota del Team WRT ci ha raccontato come sta andando la sua stagione con la #46 BMW e quali sono i suoi obiettivi per il futuro, sia nel GTWC, sia nel FIA WEC, in cui spera di guidare una Hypercar. Inoltre, il pilota belga, ha raccontato qualche aneddoto sul suo compagno, Valentino Rossi, con cui divide la macchina da diverso tempo.
Maxime Martin nel GTWC: gli obiettivi
Maxime Martin, nato nel 1986, fa i primi passi nel mondo delle corse con Ford, nel Campionato del Mondo FIA GT1. Nel 2011 si avvicina a BMW, con cui rimarrà legato fino al 2017. In questi anni, Martin partecipa e trionfa in diverse competizioni, tra cui la 24 Ore di Spa nel 2016. I suoi impegni nel DTM con BMW terminano con il passaggio del pilota belga ad Aston Martin, con cui, tra gli altri, correrà nel Campionato IMSA WeatherTech SportsCar nel 2022. L’anno successivo, Maxime Martin torna in BMW, diventando pilota ufficiale con Team WRT, al fianco di Valentino Rossi e Raffaele Marciello.
Quali sono i tuoi obiettivi nel GT World Challenge?
“In generale, come in ogni campionato, quando hai un team e una macchina competitiva, provi ad avere una buona line up e, sicuramente, l’obiettivo principale è vincere le gare e andare a podio. Ovviamente, l’obiettivo più grande sempre la 24 ore di Spa, perché è l’unica gara in Belgio ed è la gara principale per le macchine GT. Vincere a Spa è sempre qualcosa di speciale, quindi è lì che bisogna concentrarsi, oltre che vincere le altre gare”.
Corri da diverso tempo con Valentino Rossi. Com’è il tuo rapporto con lui e quali lezioni gli hai dato?
“Abbiamo un bellissimo rapporto. Ora iniziamo a conoscerci meglio, dopo due anni insieme. Credo che siamo molto simili in alcune cose, fuori dalla pista, e questo ci ha fatto instaurare una bella amicizia. Penso sia positivo per due compagni di squadra, soprattutto nell’Endurance, perché il lavoro di squadra è essenziale. Gli ho trasmesso tutta la mia esperienza. Corro da ormai 20 anni nel GT e ho provato a dargli tutte le mie conoscenze su come prepararsi alle gare e come lottare in pista nelle gare di lunga durata. Nelle gare Sprint è diverso, perché durano poco, come in MotoGP. Mentre nell’Endurance cambia totalmente l’approccio: se corri 3, 6 o 24 ore cambia tutto. Poi lui ha tanta esperienza nel mondo delle corse, quindi, alla fine, che sia un team in macchina o in moto, non fa troppa differenza. Lui sa praticamente tutto”.
Le vittorie e le sconfitte di WRT nel GTWC
Il percorso di Maxime Martin nel GT World Challenge Europe con BMW ha avuto i suoi alti e bassi. Il pilota, parlando con Rossomotori.it, ci ha raccontato le sue impressioni sulle ultime due stagioni del campionato, rivelandoci come il Team WRT sia arrivato a fare così bene nella Sprint Cup.
Ci daresti una valutazione delle ultime due stagioni del GT World Challenge Europe?
“In generale, direi che il GT World Challenge Europe Endurance Cup non sia andato così bene. Non abbiamo avuto tanti buoni risultati, abbiamo avuto alcuni DNF e diversi problemi. Quindi, eccetto sul circuito di Paul Ricard, la prima gara in cui siamo arrivati quarti, la stagione non è stata del tutto positiva. Credo che siamo stati più performanti nelle gare Sprint, in cui abbiamo fatto diversi podi e due vittorie. Non ce lo aspettavamo, anzi, pensavamo di andare meglio nell’Endurance Cup. Se si guarda alla Sprint Cup, allora la stagione è stata positiva”.
E questo com’è accaduto? Come ci siete arrivati?
“È difficile spiegarlo, credo sia stato merito di più fattori. Nelle gare sprint, i pit stop hanno un ruolo fondamentale e il Team WRT è sempre stato il migliore nel cambio gomme. Perciò, ogni volta che facevamo un pit stop sapevamo che avremmo guadagnato del tempo prezioso. Poi nelle Sprint si corre molto vicini, e questo aiuta tanto in generale. Inoltre, nelle Sprint, ci sono stati alcuni circuiti adatti alla macchina, dove siamo riusciti a fare bene nelle qualifiche e, quando sei davanti in qualifica, sei avvantaggiato, perché la gara è breve. Vale (Valentino Rossi, ndr.) ha fatto un buon lavoro in tante gare, il che ha aiutato. Io sono riuscito a finire tra i primi tre o tra i primi 5 in qualifica la maggior parte delle volte, quindi è stato più facile arrivare al podio”.
Maxime Martin: il sogno di correre con una Hypercar
Il pilota WRT non è presente solo nel GTWC Europe, ma corre anche nel World Endurance Championship. Un campionato che, finora, non ha portato così tanta soddisfazione, eccetto per lo scorso podio al Fuji. Maxime Martin ha parlato a Rossomotori.it di quali siano i suoi programmi per il futuro: la Hypercar è da valutare, l’importante è non lasciare il GT.
Nel FIA WEC, invece, quali sono i tuoi obiettivi al momento?
“Al momento l‘obiettivo è quello di finire la stagione nel miglior modo possibile. Abbiamo avuto tanta sfortuna, con due ritiri in poche gare. Ma il podio al Fuji è stata una bella sorpresa, il team ne aveva bisogno. Anche il podio a Imola ci è servito. Spero che riusciremo ad avere un buon risultato in Bahrain e porre le basi per il prossimo anno. Spero che avremo un pacchetto migliore e che proveremo a essere più costanti in generale, così da lottare per più podi”.
Come ti senti a correre nella categoria LMGT3?
“Cerchiamo di ottimizzare al massimo ciò che abbiamo. Dall’inizio della stagione ci mancano il passo e la velocità rispetto agli altri costruttori. Ovviamente la filosofia della gara del WEC è diversa dal GTWC. Alla 24 Ore di Spa ci sono tante Safety Car e in quei momenti puoi avvicinarti al gruppo e giocare di strategia, mentre nel WEC non ce ne sono. Quindi è la velocità a fare la differenza. Fortunatamente ci sono state delle Safety Car al Fuji, che ci hanno aiutati a rimanere nel gruppo, poi abbiamo usato la strategia e siamo finiti sul podio. Ma, in generale, la stagione è stata difficile fino ad ora”.
Speri di correre in una Hypercar nel futuro, magari con BMW?
“Ovviamente è sempre stato il mio obiettivo. BMW lo sa, tutti lo sanno, non è un segreto il fatto che io voglia correre in Hypercar. Dall’altro lato, però, non voglio farlo a ogni costo. Dipende dal campionato, dal team e da altri fattori. Quindi sì, vorrei correre in Hypercar, ma non voglio perdere il GT, perché è dove ho costruito la mia carriera”.
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