Carlos Ezpeleta, responsabile sportivo di Dorna Sports, ha parlato della proposta di congelare i motori a partire dal 2025 fino al 2026. Esentate da questo blocco dello sviluppo sarebbero solo Honda e Yamaha, attualmente iscritte nella categoria D delle concessioni. Questa proposta mira a far concentrare i costruttori sullo sviluppo delle nuove moto in vista del 2027, permettendo comunque alle due giapponesi di riavvicinarsi alle concorrenti.
Il congelamento dei motori proposto da Dorna in ottica 2027
Ospite al podcast Trans7 MotoGP di TMCBLOG, Carlos Ezpeleta ha commentato la proposta di Dorna di congelare lo sviluppo dei motori a partire dal prossimo anno. L’idea sarebbe quella di far utilizzare ai costruttori lo stesso motore dal primo all’ultimo appuntamento stagionale. Le uniche eccezioni sarebbero Honda e Yamaha, entrambe assegnate alla categoria D delle concessioni:
“Si tratta di una proposta da noi presentata, ma che ancora non è stata approvata dalle Case. Riguarderà quei costruttori che non sono inseriti nella classe D delle concessioni”. […] “Si andrà a congelare la specifica utilizzata nel primo appuntamento stagionale e questa dovrà essere mantenuta fino al termine, a meno di non far parte delle Case che godono di concessioni. In linea di massima questo dovrebbe essere valido per due campionati, quindi 2025 e 2026”.
L’obiettivo di Dorna è anche quello di permette alle diverse case di concentrarsi maggiormente sullo sviluppo di moto e motori in ottica 2027, quando avverrà il cambio di regolamento. Allo stesso tempo però, dare la possibilità alle due giapponesi di continuare il loro sviluppo anche nei prossimi due anni, potrebbe permettere ad entrambe di rientrare stabilmente nella lotta iridata:
“Riteniamo sia un’ottima strategia, un modo per dare la possibilità ai costruttori di focalizzarsi sui nuovi propulsori e sulle nuove moto che verranno sviluppate per il 2027. Siamo felici della direzione presa dal regolamento, sia per quanto concerne il risultato finale, sia per come è stato scritto. Questa novità potrebbe essere considerata come una sorta di preparazione alle nuove regole, quindi, l’augurio è che presto venga dato l’okay. Dovrebbe essere positiva per lo sport”.
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