Questo weekend si correrà in Australia, sono solo quattro le gare rimanenti alla fine della stagione, la lotta per il titolo mondiale si fa sempre più serrata, con soli 10 punti a separare i due contendenti principali: Jorge Martin e Pecco Bagnaia che, grazie alla doppia vittoria a Motegi, è riuscito a riaprire la sfida per il titolo. L’intenzione di martin per questo Gran Premio è quella di riuscire a superare la sconfitta dello scorso anno, causata da un errore tecnico di scelta delle gomme.
Jorge Martin: il pensiero rivolto all’Australia dopo Motegi
Il weekend giapponese ha visto Martin raccogliere un considerevole numero di punti nonostante i presupposti, chiudendo quarto nella Sprint e secondo nella gara lunga. Tuttavia, per lo spagnolo il rimpianto maggiore riguarda le qualifiche. Senza la caduta in qualifica, Martin avrebbe potuto impostare sia la Sprint che la gara lunga in modo diverso, evitando di sovraccaricare le gomme nel tentativo di recuperare terreno e di mantenere il ritmo del rivale italiano.
Ora, Martin si prepara ad affrontare Phillip Island, un circuito che gli è particolarmente favorevole. Le pole position conquistate nel 2022 e nel 2023 ne sono la prova, e molti lo vedono come favorito rispetto a Bagnaia per questo rush finale.
L’errore in Australia nel 2023
Il vero ostacolo per Martin in vista del Gran Premio d’Australia è superare il fantasma della gara dell’anno scorso. Nel 2023, lo spagnolo aveva condotto la gara dall’inizio, mantenendo un ritmo impressionante ma facendo una scelta di gomme controcorrente rispetto ai suoi avversari: una soft al posteriore, mentre gran parte della griglia aveva optato per la media.
Nonostante le raccomandazioni contrarie di Michelin e della stessa Ducati, che temevano che la soft non sarebbe durata l’intera gara, Martin aveva insistito. Il risultato fu che la gomma, pur reggendo per gran parte della corsa, crollò improvvisamente negli ultimi giri. Questo lo portò a perdere progressivamente il vantaggio accumulato, venendo superato dal compagno di squadra di allora, Johann Zarco, da Bagnaia, Di Giannantonio e Binder. Nonostante ciò, Martin riuscì a chiudere quinto, ma con un pesante -9 in classifica rispetto a Bagnaia, perdendo punti preziosi nella corsa al titolo.
Quest’anno, forte della lezione appresa, Martin sarà sicuramente più cauto nella scelta delle gomme, evitando gli errori commessi in passato. Molto dipenderà dalle condizioni meteo, che già lo scorso anno avevano costretto all’annullamento della Sprint a causa della pioggia, mentre la gara lunga era stata disputata regolarmente. Phillip Island rappresenta una tappa cruciale per il finale di stagione, e Martin dovrà giocare le sue carte al meglio per mantenere viva la speranza del titolo mondiale.
SEGUICI SU:
📱 Facebook, la nostra pagina ufficiale.
📸 Instagram, foto a sfondo motoristico e non solo!
🎙 Spotify, per ascoltare il meglio dei podcast in cuffia.
📹 YouTube, per gustarti tutti i nostri video.
👔 LinkedIn, rimani aggiornato sulle nostre offerte e contenuti.
🖥 Google News, per rimanere aggiornato sulle news direttamente dal tuo discovery.
Paola Cervini