Come sappiamo, le novità in arrivo nel 2026 saranno rivoluzionarie per il mondo della Formula 1. La FIA ha messo a punto un regolamento che prevede anche l’introduzione dell’Override nelle monoposto F1, ovvero un sistema paragonabile a quello del BoP. Ne ha parlato Fabiano Vandone nella puntata di ChronoGP: scopriamo di cosa si stratta e come andrà a influire sulle prestazioni delle vetture.
Cos’è l’Override, il nuovo BoP della Formula 1
Il nuovo regolamento FIA, che entrerà in vigore nel 2026, prevede diverse novità a livello tecnico sulle monoposto. Dal peso diminuito di 30 kg e la grandezza totale ridotta, alla potenza ibrida aumentata, l’obiettivo è quello di portare in pista una competizione più agile e sicura allo stesso tempo, fornendo uno spettacolo ancora più entusiasmante. Nella puntata di ChronoGP, Fabiano Vandoe si è concentrato, in particolare, sull’introduzione dell’Override, che dovrebbe avere la stessa funzione del BoP in F1.
Come viene spiegato nel servizio di Chrono GP, l‘Ovverride è un sistema che servirà a creare più occasioni di sorpasso, attraverso una centralina appositamente realizzata. La centralina in questione, gestisce il motore termico, quello elettrico, le batterie e il carburante. Questo meccanismo regolerà la potenza massima del motore termico V6, depotenziato a 400 kW, e del motore elettrico MGU-K, aumentato a da 120 kW a 350 kW. Il livello di potenza è fisso per tutti i costruttori, che, di conseguenza, si troveranno con un bilanciamento delle prestazioni e l’introduzione di sorpassi artificiali, rispetto a quelli a cui siamo abituati.
Si parla di sorpassi artificiali perché, in modalità standard, la potenza elettrica è massima fino ai 290 km/h, esaurendosi a 339 km/h, mentre, in Override, la trazione elettrica a 350 kW è al suo massimo fino ai 337 km/h, arrivando allo zero a 355 km/h. Come si potrà notare, il sistema è simile a quello del BoP, perché il livello di potenza tra due macchine coinvolte in un sorpasso varia in modo evidente.
Sembrerebbe, quindi, che la FIA abbia camuffato l’introduzione del BoP attraverso la realizzazione di un sistema che dovrebbe favorire uno spettacolo più avvincente e la riduzione delle emissioni. Le monoposto sono sempre più omogenee tra loro, sia nel motore, sia dal punto di vista dell’aerodinamica, con l’arrivo dell’aerodinamica attiva. Tutto questo, sicuramente, andrà a suscitare interesse da parte di nuovi costruttori. Ma sarà davvero la direzione giusta per lo sport? Non resta che attendere il 2026 per vederne i risultati.
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