David Coulthard, a The Red Flags Podcast, parla del contratto di Lewis Hamilton con la casa di Maranello. Lo scozzese paragona negativamente il sette volte iridato a Michael Schumacher sottolineando la similitudine della situazione .
David Coulthard stronca l’unione tra Ferrari e Lewis Hamilton
David Coulthard si è espresso con durezza sull’arrivo del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton in Ferrari, ha spiegato come il britannico sia stato surclassato dal compagno di squadra Russell per tutta la stagione. E che questo sia un problema da non sottovalutare. “Un buon Lewis è ancora piuttosto utile, ma quest’anno è stato costantemente surclassato da George Russell. Forse non nella classifica dei punti del campionato, ma in termini di qualifica e cose del genere, non c’è mai stata storia tra i due. In più Hamilton ha vinto solo 2 gare dal 2021 e questo potrebbe essere un grosso problema”.
In merito a Ferrari è stato altrettanto duro, definendo la scelta di firmare con Hamilton puramente sentimentale ed emotiva. “Ferrari rischia di avere un buon Hamilton come la Mercedes aveva avuto un buon Schumacher, ma nulla di più. Quando le frecce d’argento presero il tedesco speravano di avere quel campione che aveva vinto tutto, ma alla fine si rivelò essere un pilota normale, un buon pilota appunto. Mi sembra una scelta sentimentale, emotiva e anche spinta da una certa frustrazione”.
”Hamilton dovrà spingere”
L’attenzione si sposta poi al futuro compagno di squadra, Leclerc, sulle dinamiche del futuro duo. Coulthard sottolinea che per Hamilton sarà difficile rimanere al passo e che per farlo dovrà impegnarsi e spingere parecchio. “Ad un certo punto i piloti perdono la velocità. Rimangono brillanti, ma non più come lo erano nei loro tempi d’oro. Perdono prestazioni. Per Lewis, poi, dovrà spingere al massimo soprattutto in qualifica e per lui potrebbe essere estremamente difficile considerando che deve battere Charles Leclerc che sappiamo bene quanto è in grado di spingere forte”.
Conclude infine con una riflessione sulle intenzioni del pilota britannico, che a sua detta questo voglia migliorarsi ancora di più. A discapito dei già ottenuti sette titoli, puntando all’ottavo. “Hamilton non deve dimostrare più nulla, è sette volte campione del mondo. Eppure si sente spinto ancora a migliorare per dimostrare ancora che è forte anche per le generazioni che lo seguiranno. Si migliora sempre di più e Hamilton evidentemente vuole dare il suo ultimo sigillo”.
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Elisabeth Dosio