In uscita il 29 Novembre la nuova mini serie Netflix che ripercorrerà la vita e la carriera del tre volte campione del mondo Ayrton Senna. La mini serie si suddividerà in sei episodi totali e affronterà diverse fasi della vita del campione brasiliano: dall’infanzia alle prime volte sui kart, dalle competizioni nelle categorie minori fino alla Formula Uno. Diamo uno sguardo al dietro le quinte per comprendere come siano state realizzate le fedeli repliche delle vetture utilizzate, oltre che altri importanti aspetti.
Dietro le quinte della serie Netflix su Senna, cosa c’è dietro la realizzazione?
In occasione dell’anniversario della scomparsa del campione brasiliano Netflix manderà in onda la mini serie “Senna” che ripercorrerà come già detto le vicende e la carriera del pilota. Ma come è stato possibile realizzare le fedeli repliche delle diverse vetture che hanno caratterizzato la carriera del brasiliano? A parlarne è la famiglia Crespi, officina specializzata nell’ambito motorsport da oltre 60 anni, che si è occupata della costruzione delle vetture.
“La gente vedrà quelle auto e penserà: “Dove le hanno prese?” Gullane e Netflix hanno cercato i Crespi in Argentina. Una famiglia che costruisce queste auto da decenni”.
Ventidue in tutto le repliche realizzate dall’officina Crespi, e non solo quelle che hanno caratterizzato la carriera di Senna ma anche quelle degli storici rivali. Un lavoro enorme che ha richiesto l’impegno di tutti i membri della famiglia argentina. Costruite in scala reale e fedeli nei dettagli, sono state realizzate tenendo in considerazione la velocità reale che avrebbero dovuto raggiungere durante le riprese.
“Dovevamo sapere la velocità massima che dovevamo raggiungere. Poi abbiamo lavorato sulla meccanica delle auto” — Luciano Crespi, Pilota stunt-man nella mini serie Senna
Suoni, tecnica e motori
Il lavoro dietro alla realizzazione tecnica, come spiegato nel dietro le quinte, è stato enorme e tutto finalizzato al rendere la mini serie incredibilmente realistica. Dalle fedeli livree ai motori ad hoc realizzati appositamente per queste vetture, per non dimenticare la registrazione dei suoni.
“Abbiamo prodotto telai a grandezza naturale, determinando quali elementi meccanici usare, come sospensioni e i freni” — Sandro Crespi, Responsabile Design
Proprio in merito alla realizzazione acustica Gabriel Queiroz, supervisore di post produzione, ha spiegato come i fonici hanno dovuto trovare le auto d’epoca e registrare ogni suono. L’obbiettivo di questo complesso procedimento è sempre restituire allo spettatore una fedele replica del suono.
“Bisognava rimuovere la scocca e inserire un microfono vicino al motore. È un processo molto complesso. Chi conosce le auto e i loro suoni sarà piacevolmente sorpreso dalla cura che ci abbiamo messo per ricreare fedelmente com’erano davvero all’epoca”.
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Elisabeth Dosio