Al termine di ogni stagione di F1, anche la vita delle monoposto in pista finisce. La progettazione di una vettura da corsa è un processo molto lungo e complesso in quanto è composta da numerosi pezzi, quali telaio, motore e gomme. Ma dove vanno a finire questi pezzi dalla fattura così complessa al termine di ogni campionato?
I pezzi delle monoposto di F1 alla fine della stagione
La costruzione di una monoposto di F1 è un processo che richiede molto tempo perché è composta da molti pezzi e da un alto grado di innovazione tecnologica. Durante il campionato, i team si concentrano sulla progettazione della vettura per l’anno successivo e al termine della stagione i numerosi componenti hanno destini differenti.
Dopo aver disputato l’ultima tappa ad Abu Dhabi, le vetture sono utilizzate per dei test post-stagionali, che servono per collezionare più dati possibili utili per il prossimo campionato. Una volta terminati i test, le monoposto vengono sottoposte a dei controlli e tenute spente per almeno due anni. Questa è la ragione per cui le monoposto più vecchie sono usate per alcuni test necessari allo sviluppo delle macchine future. Dal momento in cui i motori si spengono definitivamente, i componenti prendono strade diverse.
Che fine fanno i telai?
La maggior parte delle volte, i telai vengono esposti nei musei. Basti pensare alla Sala dei Trofei al Museo Ferrari di Maranello, dove viene ripercorsa la storia del Cavallino Rampante attraverso trofei e vetture. Altre volte, invece, i telai sono utilizzati per le apparizioni ad eventi speciali, durante i quali le livree vengono modificate per l’occasione.
Inoltre, non è raro che la monoposto sia messa all’asta e venduta a cifre esponenziali a collezionisti che ambiscono ad avere un pezzo di storia della F1 nel proprio garage. Infine, alcune vetture sono mostrate nel quartier generale dei team, un esempio lampante è il McLaren Technology Centre a Woking, dove queste sono poste nella hall dell’edificio ed è possibile ammirarle attraverso le immense vetrate, ripercorrendo così la lunga storia del team inglese.
Al termine della stagione i pneumatici delle monoposto di F1 tornano a Pirelli
La fornitura di pneumatici per le vetture di F1 è riservata esclusivamente a Pirelli, grazie ad una partnership che durerà fino al 2027. Essendo una realtà italiana, Pirelli segue la legislatura europea, la quale nel 2011 ha stabilito che per lo smaltimento delle gomme usurate si debba seguire lo stesso procedimento riservato a qualsiasi altro rifiuto prodotto da veicoli cittadini.
Alla fine di ogni GP, Pirelli porta i pneumatici usurati nel centro specializzato di Didcot, nel quale vengono triturati insieme a quelli stradali. I trucioli sono inseriti in dei forni, che arrivano ad una temperatura di 1400 gradi permettendo la fuga di fumi nocivi derivati dalle gomme. Per di più l’azienda italiana, attenta alla sostenibilità, ha introdotto nella stagione 2024 i primi pneumatici al mondo realizzati con gomma naturale certificata.
Trasmissioni e motori, il destino di questi pezzi alla fine della stagione
Una vettura di F1 è composta da circa ottantamila pezzi. Tra questi ci sono anche le trasmissioni, progettate per gestire la potenza del motore e trasferirla alle ruote posteriori, e il motore turbo ibrido. Una volta smontati questi componenti, ogni team deve restituirli ai propri fornitori. Le squadre stipulano degli accordi commerciali per quanto riguarda la distribuzione di motori e pezzi di ricambio e, attualmente, Ferrari, Mercedes-Benz, Renault e Honda producono questi elementi. A volte i pezzi, invece, sono conservati per essere riutilizzati sulla vettura progettata per la stagione successiva.
Quando i team ritengono che una componente non è più in grado di far trasparire segreti a livello di progettazione ad un rivale, i pezzi sono resi disponibili al pubblico. Alcune parti sono ricostruite e vendute come oggetti decorativi a collezionisti o appassionati. Oltretutto, ogni squadra ha nel suo quartier generale un deposito sicuro dove tutti i componenti inutilizzati sono riposti e un reparto dedicato alla gestione di questi.
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Redazione Rossomotori.it