Fernando Alonso è uscito dolorante dal GP del Brasile. Il pilota spagnolo ha avuto grosse difficoltà nel corso del weekend pazzo ad Interlagos, con una Aston Martin complessa da guidare, e con il mal di schiena a peggiorare le cose. Gran Premio, comunque, che il 43enne ha portato al termine, soprattutto in nome del suo team, che gli ha riparato la vettura in tempi record dopo l’incidente in qualifica.
Fernando Alonso esce dolorante dal GP del Brasile: difficoltà in Aston Martin
Fernando Alonso ha condiviso le difficoltà fisiche e i problemi tecnici che ha affrontato durante il Gran Premio del Brasile, portando comunque a termine la gara nonostante il dolore e i disagi. La superficie sconnessa di Interlagos ha messo a dura prova la sua schiena, accentuando il dolore con ogni impatto. “Finirò la gara per i meccanici, hanno fatto un lavoro eccezionale oggi. Ma la mia schiena fa male, amico. Questo sobbalzo non è normale“, ha dichiarato in un team radio sul finire della corsa.
Oltre al dolore fisico, Alonso ha dovuto gestire misteriosi problemi ai freni che complicavano ulteriormente il controllo della vettura. Sembrava infatti che i freni posteriori continuassero a bloccarsi ad ogni ripartenza, un problema simile a quello che aveva mandato fuori pista Lance Stroll nel giro di formazione. “È stato come guidare con il freno a mano tirato, è stato un vero incubo“, ha spiegato a Motosport.com.
Mentre veniva sorretto da un meccanico che lo aiutava a uscire dall’abitacolo con cautela, Alonso ha raccontato come la situazione fosse andata peggiorando, ma di non aver mai considerato il ritiro un’opzione. “Nella seconda metà della gara c’era un rimbalzo incredibile, molto porpoising“, ha rivelato. “Non so a cosa fosse dovuto, ma è stata una gara durissima. Sapevo di essere fuori dai punti e, in condizioni diverse, mi sarei forse fermato. Tuttavia, i meccanici hanno fatto un lavoro straordinario per rimettere la macchina in pista, quindi dovevo finire per loro“.
Alonso sapeva che avrebbe dovuto fare i conti con dolori alla schiena, peggiorati da un’infezione intestinale che lo aveva costretto a ritardare il suo arrivo in Brasile. “È stato doloroso, non c’è dubbio. Ho fatto molti controlli e fisioterapia per essere qui”. Infine, ha concluso con un pensiero importante, nominando la terribile tragedia accaduta in Spagna. “Non era comodo in macchina, ma ci sono persone che stanno peggio di me, anche a Valencia abbiamo visto immagini terribili. Dovevo resistere qualche giro anche io, per loro”.
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