Marta Garcia Lopez, campionessa F1 Academy del 2023, è sempre alla ricerca di nuove sfide: dopo una stagione complicata in FRECA, la pilota spagnola ha rivelato, in esclusiva a Rossomotori.it, i suoi prossimi obbiettivi, che coprendono il GT e, possibilmente, la Formula 3.
Marta Garcia Lopez: dopo la FRECA, l’obbiettivo è il GT, ma il sogno è la F3
La giovane pilota spagnola Marta Garcia Lopez, pur facendo parte della minoranza in un mondo come quello del motorsport, è già riuscita a far parlare di sé in diverse categorie, tra cui la F1 Academy e il FRECA. Entrando nel mondo dei kart internazionale, Marta vince il CIK-FIA Karting Academy Trophy e il Trofeo delle Industrie a soli 15 anni. L’anno successivo, la giovane pilota passa alla Formula 4 spagnola, dove conquista buoni risultati con i team Drivex e MP Motorsport.
Nel 2017, debutta nella Formula Renault, in cui rimane solo per un anno. Nel 2019, Marta inizia la sua avventura nella W Series, dove corre con il team HiTech GP per la prima stagione e con il quale conquista una vittoria e il quarto posto in classifica. Successivamente passa alla Puma W Series e, nel 2022, affronta la sua ultima stagione nella W Series con il team CortDAO, conquistando un altro podio e il sesto posto nel campionato.
Il 2023, per Marta, corrisponde a una vera e propria svolta per la sua carriera. La spagnola, infatti, passa alla F1 Academy, la nuova serie femminile organizzata direttamente dalla Formula 1. In questa categoria, al volante della monoposto Prema, Marta riesce ad esprimere a pieno il suo potenziale, conquistando sette vittorie e vincendo il titolo con oltre 50 lunghezze sulla diretta avversaria Léna Bühler. La pilota di Dénia conquista così un grande traguardo, ovvero diventare la prima campionessa della categoria. Proprio grazie a questo risultato, è diventata fonte di ispirazione per moltissime ragazze che sognano di poter lasciare il segno nel motorsport.
Dopo la F1 Academy, Marta è passata alla FRECA nel 2024 con il team al femminile Iron Dames, un’opportunità che le ha permesso di confrontarsi anche con i giovani piloti. Dopo una stagione all’insegna delle difficoltà, la 23enne spagnola ha rivelato a Rossomotori.it i prossimi obbiettivi, che comprendono nuove categorie come il GT.
Marta, hai avuto una carriera impressionante finora, soprattutto nel 2023, quando sei diventata la prima pilota a vincere la F1 Academy. Come ci si sente ad essere un modello per le future pilote?
“Ovviamente è bello per me, sono fiera di essere la prima pilota ad aver vinto la Formula 1 Academy. Penso che sia fantastico per le giovani pilote vedere la nostra esperienza perché, come ben sappiamo, in Formula 1 non ci sono donne al volante, perciò è difficile per le ragazze di 6-7-8 anni avvicinarsi a questo sport. Proprio per questo, la F1 Academy è una grande opportunità per le giovani ragazze e noi, io e le mie compagne, ne siamo la prova”.
Vincere la F1 Academy deve aver incrementato la tua fiducia al volante. Questa vittoria ti ha spinta a prendere decisioni più coraggiose nella tua carriera e ti ha fatto sentire più sicura di te come pilota?
“Sicuramente vincere il titolo F1 Academy mi ha dato coraggio a proseguire nella mia carriera, ma una volta vinto il titolo già sapevo che sarei arrivata in Formula Regional, che per me è stata un’opportunità molto preziosa essendo una categoria molto competitiva. Tuttavia, bisogna continuare a performare e a spingere perché le nuove sfide sono sempre più difficili. Quindi sì, il titolo mi ha aiutato, però il livello della F1 Academy è sicuramente inferiore a quello della FRECA e delle altre categorie”.
Anche se la situazione sta cambiando, essere una donna nel motorsport non è semplice. Come affronti queste difficoltà e, secondo te, quali ulteriori passi si potrebbero fare per rendere lo sport più inclusivo per le donne?
“La F1 Academy è sicuramente un passo avanti per le donne nel motorsport. Inoltre la FIA ha da poco creato la ‘Girls On Track‘, un’iniziativa che porta il mondo del motorsport nelle scuole, ad esempio in Spagna e in Italia. In Spagna, inoltre, abbiamo anche altre iniziative affini. Quello che si sta facendo è già buono per me. Forse, la vera svolta sarebbe se il pubblico si abituasse a vedere con naturalezza le donne nel motorsport. In ogni caso, i progressi fatti fino ad ora sono molto positivi. Sicuramente si può fare di più, ma al momento non saprei esattamente che altro fare per migliorare la situazione”.
Nel 2024 hai corso con Iron Dames in FRECA. Quali sono le principali differenze tra la macchina di questa categoria e quella dell’F1 Academy? La monoposto FRECA è più difficile da guidare?
“Non c’è una differenza abissale, tuttavia ci sono delle differenze importanti. La monoposto FRECA è una Renault da 270 cavalli, mentre quella che guidavo in F1 Academy era un’Alfa Romeo da 170, quindi abbiamo 100 cavalli di differenza. Inoltre, la prima vettura è sicuramente più potente nell’ambito dell’aerodinamica rispetto alla seconda, quindi si può andare molto veloci sui cordoli e, ovviamente, il picco di velocità raggiungibile nei rettilinei è più alto. La monoposto FRECA è approssimativamente 6 secondi più veloce in pista rispetto all’altra. In più, come ho detto prima, l’aerodinamica è una componente molto più presente, che agisce sul grip e la down force della macchina. Infine, ho dovuto adattare anche lo stile di guida alla mia monoposto FRECA rispetto a quella precedente, essendo due vetture essenzialmente diverse”.
Pensi che la FRECA sia il tuo percorso a lungo termine o sei aperta a nuove sfide e, quindi, ad altre categorie?
“No, non penso che la FRECA sia il mio futuro poiché quasi sicuramente la gara di Monza, l’ultimo appuntamento del campionato, è stata la mia ultima gara in questa categoria. La possibilità di correre una stagione in FRECA, infatti, è stata il premio per aver vinto la F1 Academy. Non è stato un anno facile, abbiamo faticato molto, ma le difficoltà ci hanno aiutato ad imparare molto e mi hanno spinto a non mollare mai. Abbiamo fatto comunque il possibile e, tutto ciò che questa esperienza mi ha insegnato, mi servirà sicuramente in futuro. Sono certamente aperta a nuove sfide e, in realtà, ho già in mente quali potrebbero essere i miei prossimi passi”.
Hai accennato a nuovi obiettivi in vista. Quali sono, quindi, i tuoi progetti per il futuro? Quali categorie punti a raggiungere?
“Penso proprio che il mio percorso mi porterà nella categoria GT, che ho già avuto modo di provare. Mi piacerebbe anche mettermi alla prova in F3: le vetture sono davvero belle da guidare e, parlando con il mio team, tutti hanno un’ottima opinione della categoria. Insomma, vedremo!”.
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Alessandra Mottadelli