Riccardo Cazzaniga, pilota di una delle vetture protagoniste della finale GT3 Endurance tenutasi nella sua città natale, ha raccontato a Rossomotori.it com’è nata la sua passione per i motori, fino ai traguardi e gli obbiettivi futuri per la sua carriera, che coinvolgono Lamborghini.
Riccardo Cazzaniga sogna un futuro con Lamborghini
Classe 1997, Riccardo Cazzaniga, oggi pilota per Lamborghini nel team Vicenzo Sospiri Racing, è cresciuto influenzato dalla passione per i motori fin da bambino. Destinato al ruolo di pilota, Riccardo scende in pista per la prima volta nel 2008, prendendo subito domestichezza con i kart. Pochi anni dopo, nel 2013, il pilota italiano entra in Formula Renault, dove gareggia fino al 2016.
L’anno successivo, Riccardo entra nel Campionato Italiano GT, dove inizia la sua avventura con Lamborghini, guidando la vettura Lamborghini Huracan ST. Al volante di questa vettura, conquista subito ottimi risultati, diventando vicecampione con cinque vittorie e due pole position. Dopo una breve parentesi nella Porsche Carrera Cup Italia, Riccardo ritorna nel campionato GT con la Lamborghini Huracan GT EVO ed entra nel Lamborghini GT3 Junior Program. Nel 2022, invece, vince la gara di Monza dell’International GT Open con la Porsche 911 GT3 R.
Nel 2024 il pilota monzese è stato uno dei protagonisti nella finale del campionato Endurance GT3 a Monza dove, al volante della Lamborghini, ha battagliato fino alla fine con la Ferrari di Scuderia Baldini, regalandoci un duello mozzafiato.
Proprio a Monza, Riccardo ha parlato della sua carriera e dei suoi obbiettivi in esclusiva a Rossomotori.it:
Possiamo dire che la passione per il motorsport è di famiglia, prima tuo padre Nicola ed ora tu e tuo fratello. Quanto ha influito questa passione nelle decisione per la tua carriera? C’è molta competitività tra te e tuo fratello?
“La passione è certamente di famiglia e mio padre ha svolto un ruolo fondamentale nel trasmettere tutto questo. C’è molta competitività tra me e mio fratello, abbiamo corso più volte assieme, sia come compagni che come rivali e ci siamo dati sempre filo da torcere. Ricordo bene Monza nel 2016 in Formula 3, dove tra di noi c’è stata una bella bagarre. Tuttavia, posso dire che si tratta di sana competitività, che entrambi rispettiamo. Tra me e mio fratello c’è sempre stato un bel rapporto anche in pista. In linea di massima, comunque, la passione è comune a tutti a tre: mio padre, mio fratello e io”.
Monza non è stata solamente l’ultima tappa della stagione del Campionato Italiano GT, ma anche casa tua, in cui hai già vinto tanto in passato. Che legame hai con questa città? Cosa significa per te correre nella pista in cui tutto è iniziato?
“A Monza ci sono nato e cresciuto, per me è il posto più speciale che ci sia ed è la mia pista preferita. Ho tanti bei ricordi a partire dal 2017, poi ricordo la vittoria con il GT Open nel 2022 con un’acqua torrenziale. Memorabile è anche la vittoria dell’anno scorso. Quest’anno ci siamo andati vicini: abbiamo conquistato il secondo posto nel campionato Sprint; una vittoria sfiorata ed è stato un vero peccato”.
È stata una stagione molto positiva per te. Sei contento di come sia andata? Di quale risultato sei più fiero?
“Non sono completamente soddisfatto, perché lo Sprint non è andato come volevamo dato che abbiamo concluso quarti, un risultato lontano dalle nostre aspettative. In più ho dovuto cambiare compagni di squadra nel corso della stagione e questo non è stato facile. Anche per quanto riguarda il campionato Endurance saremmo potuti partire meglio, abbiamo avuto un Balance of Performance che non ha giocato a nostro sfavore, ma poi a metà stagione abbiamo trovato la strada giusta e siamo riusciti a recuperare terreno fino a giocarci il campionato nell’ultimo appuntamento della stagione”.
Sappiamo che il tuo legame con Lamborghini è molto forte. Come vedi il tuo futuro con questa squadra? Quali sono i tuoi obbiettivi?
“Il mio obbiettivo è sicuramente diventare un factory driver. Ormai sono anni che sono con Lamborghini e devo dire che si è creato un buon rapporto, anche se nell’ultimo periodo ci sono stati dei cambiamenti, come l’ingresso nel WEC con LMDh. Spero di continuare con loro, la macchina mi piace tanto quanto il team, per cui spero di poter portare avanti questo rapporto e raggiungere l’obbiettivo che mi sono prefissato”.
Quale pilota può essere considerato un tuo riferimento?
“Da piccolo, il mio pilota di riferimento è sempre stato Kimi Raikkonen, adesso non ne ho uno in particolare. Se parliamo di Formula 1, sono felice se Verstappen vince sinceramente! Ho anche corso con Max nel lontano 2013, solo nei test, non in un gara. Conosco bene tutta la sua carriera, è un pilota che ammiro molto e lo considero molto forte. Detto questo, mi concentro molto su me stesso”.
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Alessandra Mottadelli