Carlo Tamburini Maserati Corse
GT World Challenge Carlo Tamburini, vincitore della Gara 1 ha parlato della sua prestazione e delle difficoltà nella qualifica per la Gara 2

In occasione della tappa del GT World Challenge Endurance Cup di Monza, Carlo Tamburini, giovane pilota italiano al suo anno di debutto nella categoria GT2 con Maserati Corse, si è aperto in esclusiva a Rossomotori.it e ci ha raccontato come si è avvicinato al mondo delle corse e quali sono le sue aspirazioni future.

Carlo Tamburini, dall’esordio al GTWC con Maserati Corse

Carlo Tamburini, 19 enne di Mantova vanta diverse esperienze, tutte di successo nel mondo delle quattro ruote. Il primo anno completo nelle corse automobilistiche, nel 2021, lo vede trionfare in diversi circuiti italiani alla guida di una Formula 4 per la scuderia Corbetta Competizioni. L’anno successivo, gareggia per la prima volta nel campionato TCR Italy alla guida di una Honda per la MM Motorsport ottenendo una vittoria assoluta a Imola e viene premiato da ACI Sport come Rookie dell’anno.

Nel 2023 partecipa al Campionato Italiano Gran Turismo nelle sezioni Sprint ed Endurance per la scuderia BMW Italia – Ceccato Racing, conquistando nel corso della stagione quattro vittorie nella classe GT3 Pro-Am e due podi assoluti. Nel 2024, esordisce per la prima volta in un campionato europeo, il Fanatec GT2 Series a bordo di una Maserati MC20 per il team LP Racing. Il giovane italiano si è raccontato in una lunga intervista con noi di Rossomotori.it.

Carlo Tamburini Maserati Corse
Photo Credit: SRO Media

Carlo Tamburini, a soli 19 anni gareggi per un marchio importante come Maserati Corse, al quale fanno capo grandi piloti come Juan Manuel Fangio. Raccontaci un po’ di te: il tuo percorso e come ti sei avvicinato al mondo dei motori

Sono partito con i kart. La mia passione è cominciata ancora prima grazie a mio papà che è sempre stato un grande appassionato di corse. Andando in pista con lui, sfogliando riviste, ho preso questa passione e da lì non mi sono più fermato. Ho iniziato con i kart , poi da lì ho seguito tutta la trafila. Il mio obiettivo sono sempre state le auto da corsa. A 15 anni sono passato in macchina. La mia prima stagione è stata con una Formula 4, nella Formula X. Mi sono un po’ ambientato, ho fatto i miei primi podi e a fine anno ho debuttato anche con le ruote coperte su una vettura TCR, la Honda Civic, con cui ho vinto subito a Monza in Coppa Italia Turismo. L’anno seguente, il 2022 ho partecipato al TCR Italy, il Campionato Italiano Turismo e sono riuscito a vincere nella categoria Rookie. Al termine della stagione ho capito, che avevo più probabilità di trovare un posto da professionista nelle categorie Gran Turismo, per cui, nel 2023 sono approdato in GT3 con il team BMW Italia Cercato Racing. Sono cresciuto tanto, ho dovuto imparare tanto perché ovviamente è una vettura totalmente diversa. Quest’anno ho voluto affrontare un Campionato Europeo, il GT2. Ho scelto questa categoria per due motivi principali: per conoscere le piste europee ed uscire dalla sfera del motorsport italiano, farmi conoscere, ma anche perchè il progetto era interessante: il ritorno alle corse di Maserati con un gentlemen driver. Sono contentissimo di essere parte di questo progetto”.

L’ingresso in GT2 con Maserati Corse, le difficoltà iniziali e la preparazione fisica e mentale

Al termine del 2022 Carlo Tamburini, sceglie di dirigere la sua carriera nelle categoria Gran Turismo, prima in GT3 con BMW Italia Ceccato Racing passando poi, l’anno successivo al GT2 con Maserati Corse. Fra le sfide che ha dovuto affrontare sono presenti il cambio e la conseguente adattabilità del proprio stile di guida ad una categoria differente e un cambio di approccio a livello mentale, dato dal fatto che per la prima volta corre come membro di un equipaggio.

Carlo Tamburini Maserati Corse
Photo Credit: SRO Media

Quali sono state le sfide più grandi che hai affrontato nel tuo percorso verso le corse Gran Turismo?

“Adattare molto il mio stile di guida. Sia proprio tecnicamente per guidare, quindi cambiare il modo, la pressione di frenata, la forma proprio del freno come la guardiamo noi sulla telemetria per attivare l’ABS in modo ottimale, sia saper gestire il traction control, quindi sapermi aiutare perché all’inizio magari si è troppo aggressivi, quindi si taglia troppa potenza, oppure non si è abbastanza “confident” con il gas quindi non lo si sfrutta . È una macchina con molta più aerodinamica rispetto a quello che erano il TCR, la Formula 4 che comunque le GT3 pur essendo vetture derivanti da quelle stradali hanno molta downforce e anche quella all’inizio non è proprio immediata da saper sfruttare. Al di là delle differenze tecniche c’è stato anche un cambio di approccio a livello mentale: è stato il primo anno in cui correvo in un equipaggio e naturalmente cambia molto il ruolo: bisogna capire quando attaccare, quando invece magari il compagno di macchina può avere una situazione migliore per attaccare, una posizione e quindi bisogna essere pazienti e lasciare finire il lavoro a qualcun altro. Cambia proprio il ruolo, anche il setup deve piacere ad entrambi o a tutti e tre, quindi cambia sia tecnicamente che mentalmente l’approccio”.

Per caso hai comunque un supporto psicologico? Hai anche una routine mentale predefinita o che comunque cambia da circuito a circuito da quando sei in una squadra oppure l’approccio non è cambiato?

“No, non ho un programma preciso, però cerco sempre di non esagerare con la parte tecnica e la parte professionale e di garantirmi sempre una parte con la squadra anche più di divertimento dove semplicemente si può legare. Sono dell’idea che aiuti tanto anche in macchina, in situazioni critiche essere uniti al di fuori di quello che è il lato professionale, secondo me è super importante per questo. Per esempio, a cena resto sempre in autodromo con i meccanici, gli ingegneri eccetera, perché per me sono cose importantissime proprio per creare quel feeling che poi aiuta anche nei momenti di stress, se anche per esempio un giorno sento più pressione del solito, con gli altri ci si fa qualche risata e si riesce a ritornare nel mood ottimale, quindi penso che sia quella la chiave”.

Carlo Tamburini Maserati Corse
Photo Credit: SRO Media

A livello di preparazione fisica, hai una preparazione specifica, per esempio, ore sul simulatore, una routine fisica, allenamento o semplicemente è una cosa che varia di circuito in circuito e quindi chiaramente di volta in volta?

“No, beh, alla fine nel motorsport è abbastanza libera la preparazione. Ognuno deve un po’ capire cosa funziona meglio per se stesso perché comunque ognuno ha dei punti di forza e dei punti deboli. Io mi concentro molto, ultimamente, sull‘aspetto aerobico perché comunque in macchina si raggiungono temperature molto molto alte quindi avere una buona preparazione su quel lato è molto importante per esempio attraverso il ciclismo, la bici, la corsa, però è anche molto importante naturalmente anche mantenere un po’ di forza, un po’ di potenza muscolare e anche le sessioni in palestra non mancano. Per il lato fisico diciamo, mantengo un piano strutturato, fisso, organizzato nel tempo, invece per quanto riguarda il simulatore dipende un po’ delle mie disponibilità di tempo. Corro anche comunque in campionati di sim racing online professionali quindi ho modo di mantenere il mio lato competitivo anche sui simulatori che per me sono più un divertimento, qualcosa per tenermi nel mood e mantenere la propria preparazione per il campo di gara. Al momento non esiste un modello della Maserati GT2 così preciso come servirebbe effettivamente per sviluppare anche il setup prima della gara, quindi cambio un po’ le vetture che uso, mi diverto e mi mantengo in forma, più che altro con la preparazione fisica”.

Le impressioni di Carlo Tamburini sulla Maserati MC20 GT2 e i piani futuri di Maserati Corse nel mondo del motorsport

Durante l’intervista esclusiva a Rossomotori.it, Carlo Tamburini ci ha raccontato delle impressioni sulla sua MC20 GT2, la cui competitività possiamo vederla dai risultati ottenuti nel campionato e del futuro di Maserati Corse in Formula E e WEC.

Carlo Tamburini Maserati Corse
Photo Credit: SRO Media

Cosa ti ha colpito maggiormente della Maserati MC20 GT2 in termini di performance e guidabilità? Che differenze hai trovato?

“La cosa che mi è piaciuta subito tanto è stato il fatto che abbia il motore centrale perché come ho detto prima in GT3 avevo corso con BMW che ha il motore davanti, mentre la disposizione a motore centrale è sempre la migliore. Generalmente parlando con tutti i piloti è quella che piace di più perché la macchina sembra un pezzo unico anche con il telaio in carbonio è tutto un tutt’uno nel quale ci si sente a proprio agio e per questo sono rimasto subito soddisfatto e la macchina mi ha dato subito tanta confidenza. Ovviamente un po’ la caratteristica chiave del GT2 è la tanta potenza rispetto a tutte le altre categorie GT, sia GT4 che GT3. Infatti a Monza abbiamo raggiunto i 290 km/h che per una vettura da corsa è un sacco. Per chi non lo sapesse, quelle stradali hanno top speed più alte ma hanno molta meno aerodinamica invece, avere una top speed così alta in pista vuol dire che la potenza è tanta, infatti ha 630 cavalli di turbo per cui ho subito sentito che il motore andava fortissimo e poi come ti ho detto il motore centrale aiuta tanto, insomma fa sentire la macchina in mano da subito“.

Parlando in ottica futura, quale potrà essere lo sviluppo in Formula E e WEC per Maserati Corse? 

“Beh, per quanto riguarda la Formula E il programma dovrebbe andare avanti per ancora un biennio se non mi sbaglio, per cui ovviamente c’è un grande lavoro dietro i risultati che sono sempre in miglioramento costante: sono già arrivati comunque alla vittoria pur essendo un team relativamente nuovo. Per quanto riguarda il WEC, è difficile dirlo. Come brand del Gruppo Stellantis c’è già Peugeot quindi non so se effettivamente ci potrebbe essere una presenza di Maserati, perché si cerca naturalmente di distribuire i brand dei gruppi nei vari campionati”.

Come prevedi che possa evolversi il marchio Maserati Corse all’interno della categoria motorsport in generale?

“Sicuramente ci sarà sempre un forte interesse per le categorie elettriche come la Formula E. Se andiamo a vedere la gamma di vetture stradali disponibili all’acquisto, c’è una forte componente elettrica. C’è un grande interesse verso questa sfera ma io credo che anche la parte Gran Turismo continuerà ad essere curata. Prima hai citato Fangio ma c’è stata anche molta tradizione GT con la MC12 che ha vinto tantissime volte a Spa la 24 ore. C’è un passato storico da mantenere per gli appassionati anche che magari vogliono sentire il rombo del motore. Penso che queste due categorie, Formula E e GT, nei prossimi anni saranno ancora ben curate e per il resto chissà, bisogna attendere un po’ gli sviluppi, vedere un po’ come si muove anche sul lato politico il brand“.

Carlo Tamburini Maserati Corse
Photo Credit: SRO Media

Le GT2 sono vetture diverse dalle GT3 nel campionato del GTWC. Pensi che la categoria possa godere di un maggior prestigio in futuro e non essere solamente, “un contorno” alla serie maggiore della SRO?

“Sicuramente GT3 rimarrà la serie di punta perchè è un format che ormai c’è da tanti anni, anche per questo è più facile garantire continuità, avere tanti team, tanti piloti. Penso che GT2 abbia ancora un potenziale maggiore rispetto alle visualizzazioni e ai dati del presente, anche perché le gare sono divertenti per il fatto che c’è un mix tra piloti gentleman e piloti pro e questo è molto importante a favorire comunque sorpassi, contro-sorpassi perché dato che i piloti non sono tutti dello stesso livello, si garantisce che ci sia battaglia, ci sia da lottare per le posizioni, le macchine comunque sono particolari perché per esempio la KTM, i nostri principali avversari quest’anno, hanno una macchina che si apre dal tetto, tra virgolette, quindi comunque con concept molto diversi da quelli del GT3 che potrebbero attrarre appassionati e curiosi. Io credo che Maserati è al momento il brand più seguito in GT2, quello che richiama più appassionati, spero che possa essere un po’ un traino anche per altri marchi. Ho sentito che ci sono voci di altri brand che potrebbero entrare e credo che sia un campionato che può crescere in futuro perché i gentlemen driver che corrono sono sempre di più per cui c’è bisogno di spazio, di categorie per loro. Il GT2 è proprio pensato per essere dato a minor componente aerodinamica eccetera un po’ più accessibile ai gentlemen e per questo penso che crescerà in futuro“.

Pensi che l’evoluzione tecnologica come per esempio l’introduzione dell’ibrido e dell’elettrico possano influenzare il futuro delle corse Gran Turismo?

“Sicuramente prima o poi dovrà succedere qualcosa. Onestamente sono stupito che ancora nessuna categoria GT abbia vetture ibride, per esempio, anche la 296 che corre in GT3 non ha l’ibrido nella versione da corsa. Penso che macchine del genere in futuro manterranno anche la componente elettrica nelle corse. Chissà, probabilmente mi viene da dire partiranno dal GT3 perché la serie, già adesso ha le auto più costose per cui ci sarebbe più disponibilità per sviluppare un discorso del genere. Però onestamente per me è ancora strano che siano categorie rimaste diciamo con i motori termici e basta“.

Carlo Tamburini Maserati Corse
Photo Credit: SRO Media

A livello di guida è meglio il motore termico o il motore anche ibrido secondo te?

“Alla fine gli ibridi funzionano bene perché danno tanta spinta, poi ci sono discorsi interessanti, per esempio: il motore elettrico può dare spinta solo all’asse anteriore, quindi la macchina da trazione posteriore può diventare una 4×4. Abbiamo visto negli anni a Le Mans che combinazioni si possono fare con motori termici e motori elettrici. E anche adesso in Hypercar si è raggiunto un livello di performance ma anche di affidabilità, che all’inizio era il problema più grande anche comunque in Formula 1. Si sono raggiunti livelli molto alti per cui, come pilota, sarei contentissimo di correre con un motore ibrido, sicuramente elettrico. Mi dispiacerebbe un po’ per alcuni versi ma anche quello sarebbe interessante. Per chi non avesse mai provato l‘accelerazione di un’auto elettrica, è mille volte migliore di un motore termico, dobbiamo essere onesti e dirlo. Sicuramente ha potenziale però l’ibrido penso che sia la soluzione ideale, piace a tutti, è sostenibile, piace ai piloti, quindi perché no?”.

C’è stato un avversario che hai particolarmente rispettato o considerato un tuo rivale durante il tuo percorso fino ad ora?

“Quest’anno sicuramente con la KTM 812 siamo sempre stati noi due equipaggi al top quindi ho legato con l’altro pro di KTM essendo equipaggi pro-AM mi sono sempre incontrato con lui in pista per cui Reinhard Koffler si è sempre dimostrato molto rispettoso nei miei confronti per questo anche io ho ricambiato, per cui siamo amici, ci supportiamo a vicenda nonostante speriamo che il peggio capiti all’altro in pista. Ci rispettiamo, ci vogliamo bene. Esistono nel motorsport tante storie così. Per fortuna è un ambiente bellissimo dove si possono creare amicizie bellissime, pur mantenendo un forte grado di rivalità in pista“.

Gli obiettivi futuri da Maserati Corse al desiderio di correre a Le Mans

Durante l’intervista esclusiva con Rossomotori.it, Carlo Tamburini ci ha parlato dei suoi obiettivi futuri e dei suoi desideri: oltre che la volontà di diventare un professionista completo, spicca fra tutti la voglia di poter correre a Le Mans, ma anche a Daytona all’IMSA. La Formula E? Da considerare, ma per ora sostiene che sia lontano dal suo sentiero.

Carlo Tamburini Maserati Corse
Photo Credit: SRO Media

Prima tu hai citato Le Mans, ti chiedo: quali sono i tuoi obiettivi a lungo termine nel mondo delle corse? E se hai mai considerato l’idea di partecipare ad altre categorie

“Sì sicuramente come ti ho detto l’obiettivo è quello di diventare un professionista completo, di legarmi ad una casa costruttrice, di ottenere uno stipendio da questa. Ora sono nelle categorie Gran Turismo e la cosa più logica è continuare in queste categorie proprio perché è uno stile di correre a sé per cui specializzarsi in una categoria è sempre la cosa migliore per ottenere un livello alto in un minore lasso di tempo. È ovvio che il GT ormai è diffuso a livello globale. Mi piacerebbe sicuramente correre, come hai detto tu, anche a Le Mans, ma perché no, anche a Daytona, all’IMSA, al campionato americano, sarebbe bellissimo. Anche per esempio, il GT World Challenge Asia si sta sviluppando molto. Il Gran Turismo è davvero una formula globale e per questo mi piacerebbe un po’ correre dappertutto, anche il Super GT in Giappone che è un campionato storico, un po’ meno conosciuto qui da noi, ma molto importante per i locali. Diciamo che l’obiettivo principale è semplicemente essere professionista, poi una volta che lo si è, la maggior parte delle volte si ha l’occasione di correre queste gare stupende, anche la 24 ore di Spa che ho citato prima, per le vittorie di Maserati. Non c’è un obiettivo preciso, una gara che mi dà una fissa, tutte le 24 ore più storiche sono per me più o meno sullo stesso piano, anche quella del Nürburgring naturalmente. Partecipare a queste vorrebbe dire che il mio sogno si è realizzato. Per la Formula E sì, mi piacerebbe provare, perché no, però sicuramente è un po’ più lontana dal mio sentiero al momento”.

SEGUICI SU:

📱 Facebook, la nostra pagina ufficiale.
📸 Instagram, foto a sfondo motoristico e non solo!
🎙 Spotify, per ascoltare il meglio dei podcast in cuffia.
📹 YouTube, per gustarti tutti i nostri video.
👔 LinkedIn, rimani aggiornato sulle nostre offerte e contenuti.
🖥 Google News, per rimanere aggiornato sulle news direttamente dal tuo discovery.

Francesca Lodi

About Post Author