Il presidente di Suzuki, Toshihiro Suzuki, ha recentemente dichiarato che la casa giapponese ha intenzione di tornare in MotoGP, ma solo una volta superate le attuali difficoltà legate al mercato globale. La notizia accende le speranze dei tifosi, rimasti orfani di una delle case più iconiche del motomondiale.
Il passato di Suzuki in MotoGP
Suzuki ha un passato glorioso in MotoGP, coronato da successi memorabili. L’ultimo capitolo importante risale al 2020, quando Joan Mir conquistò il titolo mondiale con il team ufficiale Suzuki, riportando la casa di Hamamatsu sul tetto del mondo dopo un’attesa lunga 20 anni. Tuttavia, il 2022 ha segnato un punto di svolta doloroso: nonostante i buoni risultati in pista, Suzuki ha deciso di ritirarsi dal campionato abbandonando la MotoGP.
Toshihiro Suzuki ha sottolineato che la priorità dell’azienda al momento è quella di concentrarsi su stabilità e crescita nei mercati principali, prima di intraprendere una nuova avventura nel motociclismo. Questo approccio prudente riflette l’impegno del marchio nel garantire un ritorno sostenibile evitando nuovi casi che possano procurare un “2022 bis” per la casa giapponese.
Le dichiarazioni del presidente di Suzuki
“Torneremo in gara e lo faremo per vincere. Ma per questo, dobbiamo prima risolvere i nostri problemi sul mercato. Se non disponiamo di una gamma completa e modelli dettagliati da offrire ai nostri clienti, tornare in MotoGP non ha senso. Vincere il campionato in MotoGP è stato molto importante per noi.” – Toshihiro Suzuki
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Fabio Mannella