Nella selezione per il futuro pilota Alpine, Flavio Briatore ha rivelato che ci sono state delle trattative con l’ex pilota Ferrari Carlos Sainz, ma stando alle dichiarazioni del consulente italiano Carlos non ha soddisfatto i requisiti presupposti per chiudere la trattativa.
Trattativa Sainz-Alpine: Briatore voleva lo spagnolo a lungo termine
L’addio imprevisto di Carlos Sainz dalla Scuderia Ferrari ha suscitato l’interesse da parte di alcuni team tra cui l’Alpine, che avrebbe avuto dei contatti per ingaggiare lo spagnolo tramite il consulente Flavio Briatore. Da prima dell’inizio della stagione, lo spagnolo ha ricevuto la notizia che il sette volte iridato Lewis Hamilton avrebbe preso il suo sedile a partire dalla prossima stagione.
Stando alle parole del pilota nativo di Madrid, è stato un boccone meno amaro del previsto in quanto chiunque riconosce il talento di Hamilton, ma dopo diversi contatti anche con il team di Enstone, Sainz ha accettato l’offerta da parte della Williams, a cui si legherà ufficialmente dalla prossima stagione. Secondo quanto riferito da Flavio Briatore, nella trattative passata fra il pilota numero #55 e l’Alpine non sono giunte alla firma a causa di una richiesta specifica della durata del contratto.
Le dichiarazioni di Briatore
“Abbiamo parlato con lui, ma eravamo interessati solo per un ingaggio di quattro anni. Non ha senso prendere un pilota del genere per uno o due anni. O crede nel nostro programma o non ci crede.”, ha detto Briatore parlando di Sainz durante l’intervista da parte della testata Auto Motor und Sport: “Non ho bisogno di un pilota che mi costa un sacco di soldi e che cerca di andare in un’altra squadra appena trova l’occasione.”
“Ora abbiamo contratti con Gasly, Doohan e Aron per la prossima stagione. Se ci fosse l’opportunità di prendere Colapinto per il 2026, bisognerebbe pensarci. Ad ogni modo, bisogna sempre essere cauti nel valutare i piloti. In questo sport, dopo una buona gara ci si esalta subito.”, ha detto l’ex team manager Renault: “La scelta oggi è molto più ampia di un tempo. Oggi ci sono sei o sette piloti promettenti in Formula 2 e Formula 3. Vogliamo concentrarci su quelli bravi. Vogliamo concentrarci su quelli buoni nella nostra accademia e non andare più in giro con l’annaffiatoio. Probabilmente la scelta si ridurrà verso Aron, Mini e Martins.”
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