Tsunoda team radio fia austria
Yuki Tsunoda è stato convocato dalla FIA a seguito di un team radio poco carino pronunciato nel corso delle qualifiche del GP d'Austria.

Le qualifiche del GP d’Austria non si sono concluse con la bandiera a scacchi viste le convocazioni fatte dalla FIA ad alcuni piloti, tra cui Tsunoda, reo di un team radio poco carino. Il pilota della Visa Cash App RB potrebbe infatti aver violato uno degli articoli del Codice Sportivo Internazionale con le sue infelici parole.

Qualifiche GP Austria: Tsunoda dalla FIA per un team radio infelice

Al termine delle qualifiche del GP d’Austria sono state molte le questioni irrisolte che la FIA ha dovuto fronteggiare, con alcune non ancora concluse come quella del team radio pronunciato da Tsunoda. Il pilota giapponese è infatti stato convocato dai Commissari dopo alcune ore dalla fine della sessione che ha visto Verstappen conquistare la sua pole numero 40. L’episodio in questione, secondo quanto si è appreso, riguarderebbe appunto una frase infelice pronunciata dal pilota della Visa Cash App RB nel corso delle qualifiche. Durante il Q1, dunque la prima parte delle qualifiche, Tsunoda è infatti stato passato in pit lane da Zhou.

Tsunoda team radio fia austria
Photo Credit: Red Bull Content Pool

L’episodio sembra aver portato il pilota giapponese ad aprirsi in un duro, nonché poco carino, team radio. “Questi ragazzi sono dei ritar***i del c***o”. Questo quanto emerso nelle ultime ore e che avrebbe portato la Federazione Internazionale a richiamare sia Tsunoda che i rappresentanti del team di Faenza. Come si legge dal documento ufficiale, tale commento andrebbe infatti in violazione dell’articolo 12.2.1 k) del Codice Sportivo Internazionale. Secondo quanto sancito da tale articolo, un concorrente commette una violazione in caso di “parole, atti o scritti che causino danni morali alla FIA, ai suoi organi, membri o dirigenti, e più in generale all’interesse del motorsport e ai valori difesi dalla Federazione”. Ad aggravare la situazione di Tsunoda potrebbe inoltre aggiungersi anche l’articolo 12.2.1 m) del Codice Sportivo che indica come violazione “qualsiasi incitamento pubblico a violenze o odio”.

LEGGI: “GP Austria: il programma di F1 e F2”

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Chiara Zambelli

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