La regressione della Scuderia Ferrari è avvenuta dopo la mole di aggiornamenti montati sulla SF-24. A Maranello non hanno le idee chiare su quale strada intraprendere e la paura che possa andare sempre peggio è concreta. A fare chiarezza sulla situazione è il direttore di Motorsport.com Italia Franco Nugnes, in esclusiva per noi durante l’ultima puntata di Paddock GP.
Aggiornamenti in Ferrari: troppa carne sul fuoco non fa bene
La Scuderia Ferrari non ha brillato nelle ultime gare del campionato mondiale di Formula 1, complici soprattutto i disastrosi aggiornamenti che hanno fatto regredire la Dama Rossa da seconda a quarta forza del campionato, ad un solo decimo di distacco dalla Mercedes di Hamilton e Russell.
A Monaco, Leclerc è stato esaltato come un possibile rivale al titolo portando sul tavolo una situazione simile alla stagione 2022 a parti inverse. Ma sono bastati pochissimi appuntamenti per far crollare le più rosee delle aspettative dei ferraristi per vedere una classifica ribaltata col monegasco ora al terzo posto con 150 punti contro i 237 di Max Verstappen che siede indisturbato sul suo trono assaporando già il quarto titolo iridato.
Dopo i problemi riscontrati sulla SF-24 coi nuovi aggiornamenti in Canada, dall’appuntamento spagnolo i meccanici hanno smembrato la monoposto #16 di Leclerc facendo prove su prove per ottenere il giusto compromesso di un assetto stabile, ma competitivo. Carlos Sainz, avvalendosi del suo lato analitico ha riscontrato subito che il problema è dovuto da un ritorno del rognoso porpoising causato dalle sospensioni della SF-24 che mal si sposano con le modifiche apportate alla monoposto. A tal proposito, Franco Nugnes, direttore di Motorsport.com Italia, ha cercato di far chiarezza in esclusiva per noi durante l’ultima puntata di Paddock GP.
“Molti dicono che il problema è dato dalle sospensioni che non riescono più ad assorbire quelli che sono gli scuotimenti dati dal fondo e dall’aumento del carico. Se è così, la stagione 2024 è finita perché le sospensioni sono state disegnate a inizio anno e non possono essere cambiate per la logica del budget cap”.
“La sospensione deve dare una mano a risolvere il problema e renderlo meno evidente, ma il guaio deve essere nlla correlazione tra la galleria del vento e quello che va in pista. Credo che in questo momento a Maranello abbiano perso la strada e devono ritrovarla rapidamente”.
“La mia paura è che questa non chiarezza di una situazione che non si prende l’inizio e non si capisce la fine rischia fortemente di condizionare la macchina del 2025”.
Un decimo da Mercedes, ma incapaci di concretizzare quando serve
Dopo la straordinaria vittoria di Charles Leclerc avvenuta la gara di casa tra le strade del suo Principato, il team italiano è riuscito a conquistare soltanto un podio (in Austria) e 39 punti in tre appuntamenti contro i 100 ottenuti da Mercedes. Questa netta superiorità è la traduzione del decimo di distacco di Maranello nei confronti di Stoccarda, oltre che al doppio zero rimediato durante la trafsera canadese che è pesata molto sulla classifica costruttori.
Ma ciò che fa più riflettere è l’incapacità di concretizzare durante le situazioni inattese, a differenza di Mercedes, come avvenuto in Austria. Sul tracciato di Spielberg, ex Österreichring prima e A1 Ring dopo, George Russell ha incontrato la sua seconda vittoria in carriera grazie anche allo scontro tra Max Verstappen e Lando Norris.
Si direbbe proprio che tra i due litiganti il terzo gode, proprio perché l’inglese di King’s Lynn è rimasto in agguato aspettando un’occasione propizia per strappare la vittoria dalle mani dei suoi due contendenti. Una vittoria costruita già al sabato in qualifica che ha permesso a Russell di iniziare la corsa in una posizione competitiva, cosa purtroppo non accaduta a Leclerc che, partito da una posizione più vantaggiosa, avrebbe potuto godere di un risultato nettamente migliore.
“La Ferrari è quarta forza per un decimo. La Mercedes non è andata via, ma è la Ferrari che è andata avanti. Penso che la Mercedes non sia niente di straordinario, sono loro che sono molto bravi a dare questa percezione”.
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