Ad Interlagos la 6 Ore di San Paolo ha fermato la gioia di Ferrari, dopo il successo ottenuto a Le Mans un mese prima. Una brutta batosta per il Cavallino Rampante, che ha sofferto durante tutto il weekend senza trovare mai l’occasione per lottare per la vittoria. Il campionato darà ancora qualche chance al team diretto da Antonello Colletta che, però, adesso dovrà prima metabolizzare la delusione sudamericana.
6 Ore di San Paolo da dimenticare per Ferrari: tutti giù dal podio
La 6 Ore di San Paolo di Ferrari è stata tutt’altro che un successo. Nel corso del quinto appuntamento stagionale, dopo la vittoria della gloriosa 24 Ore di Le Mans, i due equipaggi da Maranello hanno sofferto pesantemente. L’effetto del Balance of Performance ha rallentato in maniera ingente le 499P, assicurando a Toyota la vittoria, e a Porsche dei posti sicuri sul podio. Partiti appena nella top 10, durante tutta la corsa le due line up hanno provato qualsiasi tipologia di strategia per portarsi avanti.
Gli sforzi dal muretto e degli ottimi piloti in pista aveva quasi dato i suoi frutti, ma una scorrettezza sotto regime di Full Course Yellow della #51, ed una beffa a pochi minuti dalla fine per la #50, hanno relegato le rosse appena in quinta e sesta piazza, sotto la bandiera a scacchi. La delusione in Ferrari si sente in maniera particolare, poiché da ambo le parti dei box ogni previsione al simulatore è stata perfettamente confermata in pista.
“Al termine di una gara come quella vissuta qui in Brasile è difficile trovare le parole migliori per esprimere la frustrazione ed il senso d’impotenza che la squadra ha provato”, ha spiegato Antonello Coletta, Capo di Ferrari Endurance e Corse Clienti a Motorsport.com. Anche Ferdinando Cannizzo, Capo delle vetture Endurance, ha sostenuto le parole del collega: “Il risultato della 6 Ore di Interlagos ha confermato purtroppo quanto ci attendevano dalle analisi pre-gara a dimostrazione dell’ottima correlazione tra le simulazioni virtuali e la pista. Pur avendo massimizzato le prestazioni del pacchetto a nostra disposizione, oggi il divario dagli avversari era decisamente troppo grande per puntare al podio”.
I piloti sono i più coinvolti in questa delusione, che avrebbe potuto riaprire il campionato. Sulla #51, Alessandro Pier Guidi ha detto: “Abbiamo approcciato questa gara con l’obiettivo, come sempre, di lottare per il miglior risultato possibile. Sapevamo che rispetto ad alcuni avversari avremmo faticato a competere per le prime posizioni e la gara ne è stata la dimostrazione”. Dalla #50, invece, Antonio Fuoco ha cercato comunque di trarre il positivo, dicendo: “In generale questo è stato un weekend difficile. Ma non abbiamo rammarichi, perché siamo consapevoli di avere dato il massimo e che non potessimo fare di meglio, considerato i valori visti in pista nell’arco delle sei ore”.
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