L’ex Ferrari Maurizio Arrivabene ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera. Tra i tanti argomenti toccati, si è parlato della situazione di Charles Leclerc dopo la vittoria a Monaco e del suo futuro compagno di squadra Lewis Hamilton.
Arrivabene difende Charles Leclerc
Quattro anni fa Arrivabene lascia la famiglia della Ferrari. Sotto la sua guida il cavallino rampante era tra le vetture più veloci in pista ed ha sfiorato ben tre titoli mondiali prolungando la lotta fino alle ultime gare. Ora Arrivabene ha cambiato mondo rimanendo però in affari con gli Agnelli, essendo investitore della Juventus. Dopo il suo addio la Ferrari non è riuscita a trovare la retta via cambiando tre Team Principal. L’ex ferrarista ha rilasciato una lunga intervista in cui ha parlato anche della situazione di Charles Leclerc dopo la vittoria a Monaco. Il monegasco è infatti l’eredità più grande di Arrivabene, essendo cresciuto nell’Academy sotto la sua guida.
“I piloti vivono di alti e bassi. In Charles ho creduto sin da primo giorno: prima di essere inserito nell’Academy si era presentato in ufficio impressionandomi. Non abbassava lo sguardo, mi fissava dritto negli occhi. Da quell’incontro mi sono convinto a prenderlo. Un campione si riconosce da come ti guarda. Charles non è in crisi, è in un momento di scoraggiamento. Ha bisogno di essere stimolato e capito. Deve avere persone accanto che sappiano tirare fuori il meglio da lui. Se uno ha la stoffa non la perde all’improvviso”
Hamilton l’uomo giusto per stimolare il monegasco?
Un’altro tema toccato nella lunga intervista è il futuro del Cavallino Rampante. In quello prossimo c’è Lewis Hamilton che vestirà di rosso a partire dal 2025. Arrivabene si è detto entusiasta del suo arrivo spiegando come la figura del sette volte campione del mondo possa far bene anche allo stesso Leclerc.
“Hamilton può aiutare Leclerc a crescere, il primo avversario di un pilota è il suo compagno di squadra. Conta però di più la macchina che avrà e l’unico fenomeno è Max Verstappen. Ma neanche lui è in grado di abbassare da solo 2-3 decimi come sento dire”.
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Giuseppe Della Spina
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