Tutto pronto per il prossimo appuntamento della MotoGP in Gran Bretagna, ma tra la lotta in vetta al campionato e le difficoltà di alcuni team, la vera incognita del GP è rappresentata dal meteo. Negli ultimi anni l’imprevedibilità della pioggia ha condizionato il risultato finale tra risultati inaspettati e stravolgimenti della classifica.
GP di Gran Bretagna: le grandi imprese e l’incognita meteo
Il cielo della Gran Bretagna è spesso autore di brutti scherzi, passando dall’essere sereno all’essere grigio e cupo anche in pochi minuti. Ne sanno qualcosa i piloti della MotoGP, i quali si sono trovati spesso a stravolgere la propria guida e i punti di frenata in piena gara. La gara svolta nel 2023, vinta da Espargaro dopo un cambio di moto per pioggia nel finale, è stata solo l’ultima di una lunga serie che ha portato imprese straordinarie rimaste nella storia.
Nel 2005, l’incognita meteo del GP di Gran Bretagna influenzò il risultato finale di tutte le tre classi del motomondiale e nella MotoGP si ebbero addirittura 10 ritiri tra cui nomi importanti come Gibernau, Melandri, Hayden e Biaggi. A spuntarla fu la Yamaha di Valentino Rossi grazie ad una guida spettacolare e con pochissime sbavature. Impresa ripetuta nel 2015 con un podio tutto italiano, completato dalle due Ducati di Petrucci e Dovizioso.
Nel 2009 il grande esperto sulla pioggia Randy De Puniet portò la sua Honda sul secondo gradino del podio e dovette cedere soltanto alla grande rimonta di Dovizioso con la sua Honda Repsol ufficiale. Tra le “vittime” della pioggia ci furono i due piloti Yamaha ufficiali: Lorenzo caduto all’ottavo giro mentre era in testa al gruppo e Valentino Rossi che riuscì comunque a portare a casa un quinto posto.
Il dominio della Honda nel GP di Gran Bretagna si ripetette due anni dopo, nel 2011, quando lo straordinario Stoner consolidò la sua leadership in campionato con una vittoria sontuosa davanti al compagno di squadra Dovizioso e Edwards. Da ricordare anche la caduta dell’indimenticabile Simoncelli mentre occupava saldamente la terza piazza.
Le polemiche del GP di Gran Bretagna 2018
Nel 2018 il GP di Gran Bretagna vide l’arrivo del nuovo asfalto che doveva garantire un grip migliore in tutte le condizioni. La realtà si rivelò assai diversa fin dalle prime sessioni di prove libere dove ci si rese conto che le capacità di drenaggio del nuovo asfalto erano pressocché nulle. Le condizioni meteo non migliorarono per tutto il week-end e così si arrivò alla domenica con un acquazzone che in pochi minuti allagò l’intero circuito. Dapprima si decise per la cancellazione delle classi minori (Moto3 e Moto2) dopodiché si annullò anche la gara della MotoGP dopo lunghi ed estenuanti rinvii. Le colpe erano da dividere tra la FIM e l’azienda che aveva svolto i lavori, ma al pubblico non importava e la delusione fu enorme. Anche la stampa internazionale non si risparmiò nei giorni successivi e ricoprì di critiche l’organizzazione per il trattamento dei piloti e del pubblico.
Mancano solo pochi giorni al GP di Gran Bretagna del 2024 e siamo sicuri che la lotta per il comando della classifica del mondiale si infiammerà ulteriormente. I favoriti restano Bagnaia e Martin, con alle loro spalle il sempre temibile Marquez e i vari esperti del bagnato Zarco, Binder e Oliveira.
LEGGI: “Espargaro: punto a replicare il successo del 2023”
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Redazione Rossomotori.it