Negli ultimi giorni, Máximo Quiles ed il suo debutto in Moto3 a partire dal prossimo anno, sono stati argomenti che hanno fatto molto discutere. Questo perchè in linea generale, il regolamento della Moto3 non permetterebbe ai piloti minorenni di correre, con solo alcune rare eccezioni per i talenti più meritevoli.
Il regolamento Moto3
Il regolamento della Moto3, prevede espressamente che per accedere al motomondiale sia necessaria la maggiore età, seppur con qualche eccezione. I giovani piloti più meritevoli possono infatti anticipare il loro debutto a 17 anni, a patto di chiudere nelle prime tre posizioni almeno uno fra il JuniorGp e la Red Bull Rookies Cup, considerati due dei campionati propedeutici più importanti.
Questa deroga è entrata in vigore dal 2024. Precedentemente, infatti, solo il vincitore dei due campionati poteva accede anticipatamente alla Moto3. Di fronte a questa maggiore apertura, ad inizio stagione erano stati molti i team che si erano mossi per capire se la decisione fosse retroattivo, ottenendo risposta negativa.
ll caso Quiles e l’accesso in Moto3
Máximo Quiles, giovane spagnolo classe 2008, è considerato uno die migliori talenti emergenti in circolazione, tanto da avere catturato l’attenzione di Marc Márquez, che ne è diventato manager attraverso la società Vertical Management. Seguendo il regolamento menzionato, però, Máximo Quiles non avrebbe potuto accedere al motomondiale nel corso della prossima stagione, avendo concluso la Rookies Cup 2024 solamente in quinta posizione.
Il caso Quiles nasce da un’ulteriore modifica apportata al regolamento l’11 settembre: la FIM ha reso retroattiva la regola 2024 sulle deroghe inserendo la dicitura “in qualsiasi stagione”. Questo permette al giovane spagnolo di far valere il proprio terzo posto ottenuto nel 2023 e di correre a partire dalla prossima stagione con i colori del Team Ajo in Moto3.
I precedenti e la figura di Marc Márquez
Guardando al passato, in realtà, non è la prima volta che si fa un’eccezione per un talento precoce. Fabio Quartararo aveva beneficiato di un’esenzione simile nel 2015 grazie a Emilio Alzamora, ex manager di Marc Márquez, per iniziare in Moto3 prima dei 16 anni. Lo stesso Marc aveva aggirato alcune regole ottenendo l’accesso a un team ufficiale fin dal suo debutto in MotoGP.
Sebbene l’idea di una spinta da parte di Marc Marquez in questo caso sia plausibile, non ci sono prove dirette a sostegno di questa ipotesi.
Ciò che è chiaro è che la storia recente della MotoGP dimostra che per i talenti eccezionali, le regole possono spesso essere reinterpretate. Ora toccherà a Máximo Quiles dimostrare di avere meritato la precoce promozione.
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Paola Cervini
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