ye Yifei
Yifei Ye ha raccontato a Rossomotori.it cosa significa essere un pilota ufficiale Ferrari, parlando della sua vita fuori e dentro la pista.

Quest’anno, Yifei Ye è diventato pilota ufficiale Ferrari impegnandosi nel campionato FIA WEC a bordo della terza Hypercar 499P del team AF Corse, dopo gli ottimi risultati già ottenuti nell’Endurance. Durante il GT World Challenge Europe Endurance Cup di Monza, il pilota cinese si è raccontato in esclusiva a Rossomotori.it. Yifei Ye ci ha parlato della sua carriera in Ferrari, del suo percorso che lo ha portato dalla Cina alla casa di Maranello e del rapporto con i suoi compagni all’interno del team, Robert Kubica e Robert Shwartzman.

Il sogno di Yifei Ye: diventare pilota ufficiale Ferrari

Yifei Ye nasce nel 2000, in Cina, un Paese non così vicino al mondo del Motorsport. Eppure, grazie alla sua determinazione e al suo talento, è riuscito a realizzare il suo sogno più grande, ovvero essere un pilota ufficiale Ferrari. Yifei ottiene il suo primo titolo nella Formula 4 francese nel 2020, per poi aggiudicarsi anche le vittorie dell’Euroformula Open, del Le Mans Series Asia e dell’European Le Mans Series. Dal 2024 gareggia nel WEC con la 499P numero #83 del team AF Corse ed è soddisfatto del suo lavoro con Ferrari. Yifei Ye, che parla 5 lingue, tra cui l’italiano, è stato intervistato da noi di Rossomotori.it durante l’appuntamento del GT World Challenge a Monza: il pilota ci ha raccontato come è riuscito a raggiungere così tanti traguardi fino ad arrivare in Ferrari.

Ferrari AF Corse WEC
Photo Credit: Ferrari Media Centre

Yifei Ye: pilota cinese AF Corse che guida una Ferrari e parla molto bene italiano. Possiamo dire che l’Italia ti ha adottato!

Ho veramente realizzato il mio sogno quando ho firmato il contratto con Ferrari come un pilota ufficiale, sono anche il primo cinese a esserlo! È un momento importante nella mia carriera e anche per il motorsport in Cina, perché non è non è mai successo che un pilota cinese facesse parte di un programma ufficiale per un grande marchio come Ferrari. Dunque, è stato un momento importantissimo per me. Da gennaio ho cominciato a imparare la lingua italiana, mi sono impegnato a impararla velocemente perché pensavo che fosse importante poter capire bene e comunicare con la gente nella squadra, i meccanici, gli ingegneri e la gente in azienda. Poi gli italiani apprezzano molto quando uno straniero prova a imparare la lingua italiana”.

In Italia avrai notato che c’è un culto molto profondo per il marchio Ferrari, in Cina com’è visto il marchio del Cavallino?

Ho veramente sentito la passione dei tifosi quando ho guidato in Imola, ho sentito il loro supporto. Anche in Cina Ferrari è un marchio importantissimo, che simboleggia il successo nel mondo del motorsport. Poi ha una bella storia, nel mondo della Formula 1, di Le Mans nel passato. Per me fare parte di un marchio come Ferrari è bello anche per questo”. 

Ye Yifei Ferrari Monza GTWC
Photo Credit: Ferrari Media Centre

Arrivi dalla Cina, che è un paese bellissimo, con una grande storia e cultura, però molto lontano dall’Europa e dal cuore delle corse automobilistiche. Puoi raccontarci la tua storia e chi è Yifei Ye, pilota e uomo dentro e fuori dalla pista?

La Cina è un grande paese, questo è sicuro. Ma non ci sono tanti piloti che fanno bene nel mondo del motorsport a livello alto. Quando avevo 14 anni mi sono trasferito in Francia, a Le Mans, perché sapevo che se un giorno avessi voluto essere pilota ufficiale con un marchio come Ferrari, sarebbe stato importante fare bene dove si trova il marchio, dunque in Europa. Ho cominciato con una Formula 4, poi Formula Renault e Formula 3, con l’obiettivo di essere un pilota ufficiale e quest’anno guido la Ferrari Hypercar 499P nel WEC. È stato un anno incredibile finora e devo dire che all’inizio non è stato così facile, perché c’erano le lingue che ho dovuto imparare. Prima l’inglese, il francese, poi ho imparato il tedesco e adesso un po’ di italiano. Poi penso di essere una persona che lavora molto, proprio come gli uomini in Cina. Passo sempre tanto tempo con gli ingegneri per discutere dei set up, analizziamo i filmati, i video on board e i dati, anche per trovare alcuni decimi, se possibile, è sempre importante. Sono anche una persona che prova sempre a migliorarsi, non mi accontento dell’oggi, provo sempre trovare le cose che posso fare meglio”. 

Yifei Ye: il primo pilota cinese a vincere nel WEC

Yifei Ye è un pilota di grande talento, e lo sta dimostrando già nel suo primo anno con Ferrari. La sua prima vittoria a bordo della Ferrari AF Corse #83 è arrivata alla 6 Ore del Circuito delle Americhe, insieme ai suoi compagni. Abbiamo chiesto al pilota cinese come si sentisse con la sua vettura e Yifei Ye ha raccontato a Rossomotori.it le sue sensazioni riguardo alla prima vittoria.

Yifei Ye Ferrari AF Corse
Photo Credit: Ferrari Media Centre

⁠Debutto a Monza sulla Ferrari 296 GT3 su un circuito tutt’altro che facile. Hai avuto modo di trarre le tue considerazioni sullo stile di guida richiesto per una GT3? Ti senti più a tuo agio sulla 499P? Quali sono le tue considerazioni a riguardo?

Credo che le vetture GT siano più pesanti, quindi la velocità in curva è più bassa rispetto a un prototipo. Poi, nonostante la 296 GT3 abbia tanto carico aerodinamico, non riesce a eguagliare la 499P in termini di performance ad alta velocità. Quindi, forse, si tratta più di ridisegnare lo stile di guida. Poi c’è l’ABS nella vettura, a cui bisogna abituarsi e capire come trarne vantaggio. Personalmente, preferire guidare senza questo sistema, ma tutti ce l’hanno, quindi bisogna provarci. Inoltre, guidare insieme a 55 macchine nella categoria è un’esperienza totalmente diversa. Nelle qualifiche è difficile trovare il gap, occorre tentare di farle bene, lasciarsi il gruppo alle spalle e poi fare una buona gara. La macchina è molto performante e il team è davvero professionale, perché è in questa serie da anni, quindi sono sicuro che riusciremo a fare bene. Ora devo imparare il più possibile, senza pressioni particolari, solo imparare e vedere come va”.

Monza GTWC Ferrari
Photo Credit: Ferrari Media Centre

Parlando di quest’ultima: arrivi da una vittoria nel WEC ottenuta durante l’appuntamento svolto sul circuito del COTA. Hai acquisito un risultato importante, ovvero essere il primo pilota cinese a vincere su una vettura Ferrari. Come ti fa sentire questo traguardo raggiunto? Tra l’altro a bordo di una delle più prestigiose dell’ultimo periodo.

Ad Austin abbiamo vinto, finalmente, ed è stata la nostra prima vittoria dell’anno. È stata una giornata incredibile, perché abbiamo vinto come Ferrari in Formula 1 con Charles a Monza e ad Austin nel WEC. Due gare in due campionati diversi, dunque è stato un momento incredibile e sono molto contento di poter scrivere la storia insieme a Ferrari. Questa vittoria è stata difficilissima, perché non avevamo la macchina più veloce, con la degradazione degli pneumatici, ma comunque abbiamo fatto una gara senza errori. Tutti i tre i tre piloti hanno guidato benissimo e i meccanici hanno sempre fatto bene durante i pit stop. Dopo Le Mans, dove abbiamo perso l’opportunità di lottare per la vittoria due ore prima della fine della gara, eravamo tutti delusi. Quindi, la vittoria ad Austin è stata molto importante per tutta la squadra. Poi sono diventato il primo vincitore cinese nel WEC e sono anche diventato il vincitore più giovane nella classifica generale nel WEC, quindi questa gara è stata incredibile. La 499P è una macchina fortissima nelle curve veloci, che ci ha sicuramente aiutato a essere davanti”. 

Yifei Ye: il lavoro di squadra è essenziale per avere risultati

Nel World Endurance Championship, l’affinità con il resto del team è cruciale se si vuole raggiungere una vittoria. Yifei Ye ci ha parlato dei suoi compagni, Robert Kubica e Robert Shwartzman, e del suo rapporto con loro. I due piloti che corrono assieme a Yifei, infatti, vantano diverse esperienze e vittorie, quindi non possono che utilizzare queste competenze a favore del team.

WEC Austin COTA Ferrari AF Corse Yifei Ye
Photo Credit: Ferrari Media Center

⁠Kubica e Shwartzman sono i tuoi compagni di squadra ed entrambi hanno una grande esperienza alle spalle. Com’è il tuo rapporto con loro?

Ho una buonissima ma relazione coi miei colleghi. Il Robert più esperto (Kubica, ndr.) lo conosco dal 2021, quando abbiamo fatto il nostro debutto nel mondo Endurance. Abbiamo vinto insieme la European Le Mans Series con una gara in anticipo. Poi a Le Mans ci è mancato un giro, perché eravamo al primo posto fino all’ultimo giro, con 40 secondi di vantaggio rispetto al secondo posto, ma purtroppo la macchina si è fermata, ma comunque abbiamo fatto una bella esperienza insieme. Quest’anno sono stato felice di averci provato ancora insieme a lui, che ha sicuramente tanta esperienza in Formula 1. Nell’Endurance abbiamo entrambi esperienza ed è molto piacevole lavorare con lui. Anche l’altro Robert (Shwartzman, ndr.), che è un pilota ufficiale Ferrari e che faceva anche i test per la Formula 1 con Ferrari, può portarci le sue esperienze importantissime. Dunque sono molto contento della nostra line up, penso che siamo veramente forti insieme. Ora proviamo a fare bene nel finale di stagione in Bahrein”.

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Katia Albergo

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