Rafaele Marciello Team WRT BMW
Raffaele Marciello, in un'intervista esclusiva con Rossomotori.it, ci ha parlato della sua carriera e del suo salto da Mercedes a BMW.

In occasione della 3 Ore di Monza del GT World Challenge, Rossomotori.it ha avuto la possibilità di intervistare Raffaele Marciello, attuale pilota del Team WRT. Il pilota italiano, con passaporto svizzero, ci ha raccontato com’è avvenuto il passaggio da Mercedes a BMW, il modo in cui è iniziata la sua carriera in Hypercar e le sue aspettative sul futuro, passando per il rapporto con i compagni nel team.

Raffaele Marciello: la nuova carriera con Team WRT

Raffaele Marciello, classe 1994, corre insieme al Team WRT da quest’anno. Il pilota italo svizzero ha conquistato diversi titoli nel mondo Endurance, tra il GT World Challenge Sprint Cup e Endurance Cup. Dopo 7 anni con Mercedes-AMG, Marciello è passato a BMW, iniziando, così, anche la sua carriera in Hypercar nel WEC, insieme a Dries Vanthoor e Marco Wittmann. Il pilota del team WRT ora guida a bordo della BMW #46 insieme a Valentino Rossi e Maxime Martin nel GTWC. Nell’intervista esclusiva con Rossomotori.it, Raffaele Marciello ci ha raccontato del suo arrivo in BMW, del primo podio della stagione nel WEC e alcuni aneddoti interessanti sulla sua carriera .

Raffaele Marciello WEC Hypercar
Photo Credit: FIA WEC Media

Ci racconti com’è iniziata la tua carriera in Hypercar? 

È iniziata quest’anno. Ho fatto un test l’anno scorso a fine anno a Imola, il primo test. Sta andando bene, non è il vecchio prototipo, quello che era molto veloce, quasi come una Formula 1. Questo è più un grosso GT, quindi fare un salto da uno all’altro non è così complicato. Poi il carico è tutto, questo è normale per me. Mi trovo abbastanza bene, la macchina sta migliorando sempre di più”.

Sei soddisfatto di aver sposato la causa di BMW?

Si, diciamo che dopo 7 anni in Mercedes era arrivato il momento di cambiare. Poi il discorso Hypercar è sicuramente un bel plus, però a prescindere avrei voluto cambiare. Sono sempre stato in contatto con il team WRT. Parlavo con Vincent, e, anche se rivali, parlavo con Dries. Quindi diciamo che è stata abbastanza naturale come cosa, anche se i risultati non sono ancora così buoni, sono soddisfatto”.

Raffaele Marciello Team WRT Fuji
Photo credit: Team WRT X

Come ti trovi a gestire le differenze tra una vettura GT e una vettura prototipo?

“Non ho fatto tantissimo GT quest’anno, quindi alla fine bisogna abituarsi. Però come dicevo, la macchina non è così diversa, è come un grosso GT e prima di ogni gara siamo ai simulatori. Quindi si prende un po’ la mano al simulatore e poi, quando si scende in pista, si impara abbastanza in fretta. Poi ogni volta che giro in pista con quella macchina è sempre come la prima volta, quindi è un processo continuo di conoscenza. Sarà sicuramente meglio, spero, l’anno prossimo. Quando si conosce la macchina, in pista si è più pronti”.

Il tuo inizio di carriera nel WEC non ha portato i risultati sperati, ora però è diverso. Quali sono le tue sensazioni dopo il tuo primo podio alla 6 ore del Fuji?

“La macchina sta migliorando e sicuramente all’inizio sapevo che non saremmo stati i più forti. Però alla fine siamo sempre arrivati a qualche giro di ritardo dai primi, quindi era abbastanza impegnativa come situazione. Siamo migliorati abbastanza già da Le Mans, poi Austin. A San Paolo un po’ così così, però eravamo già più vicini al gruppo, quindi stiamo migliorando. Ci sono ancora due o tre aree dove c’è tanto lavoro da fare, quello sarà più per l’anno prossimo, perché ci sono da valutare un po’ di cose durante la stagione. Però stiamo migliorando e si è visto, non tanto per il podio in sé, ma più per il poter lottare con gli altri. Ora sono soddisfatto del lavoro che stiamo facendo, sicuramente. Quando riesci a combattere, far vedere chi sei e andare meglio, allora sta andando bene”.

Raffaele Marciello Team WRT
Photo Credit: Fanatec GT World Challenge Europe Media

Com’è il rapporto con Maxime Martin e Valentino Rossi? 

“Con Martin, così come con Dries e con Sheldon, siamo sempre stati rivali, quindi li conoscevo già, anche Valentino. Alla fine, era solo questione di dividere la macchina. Sulla conoscenza di che persone fossero, già lo sapevo. Mi trovo bene, io sono una persona abbastanza tranquilla e semplice, quindi è difficile che non mi trovi coi compagni”. 

Il prossimo anno cosa dobbiamo aspettarci da te nel WEC, e non solo?

“I programmi non li conosco, BMW sta ancora scegliendo. Sicuramente spero di continuare nel WEC col protopito. Dopo che hai fatto la stagione, vicino alla quadra e conoscendo, più che altro, le piste, sicuramente può andare solo meglio. Da parte mia cercherò sempre di consolidare il mio nome qua nel paddock e vedremo come andrà”. 

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Katia Albergo

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