Gresini QJ Motor
Gresini Racing ha scelto, in segno di rispetto, di non applicare sulle carene lo sponsor cinese QJ Motor fino al termine della stagione.

Il caso tra Gresini Racing e QJ Motor, sponsor del team italiano, non accenna a fermarsi. La fascia Hachimaki utilizzata da Manu Gonzalez ha generato non poche polemiche in Cina e ha fatto arrabbiare lo sponsor che nella scorsa settimana ha espressamente chiesto al team italiano il licenziamento del numero 18. Proposta che Gresini ha puntualmente rigettato al mittente. Oggi, alla vigilia del GP d’Australia si è arrivati ad una svolta che non pone però fine alla querelle, difatti Gresini ha scelto di non mostrare il logo di QJ Motor fino al termine della stagione in segno di rispetto verso la Cina.

L’avvenimento che ha portato alla decisione odierna

Dunque, ricostruiamo ciò che ha portato Gresini a questa decisione. Pre-gara del GP del Giappone, Manu Gonzalez per celebrare il Gran Premio nipponico sceglie, ingenuamente, di indossare la fascia Hachimaki in griglia, una sorta di simbolo che ricorda l’invasione del Giappone nei confronti della Cina durante la seconda guerra mondiale. Tale azione va conto i principi del main sponsor di Gresini, QJ Motor, che non prende bene questa azione, arrivando addirittura a chiedere il licenziamento del pilota spagnolo. Gresini non accetta questa proposta e nel frattempo Manu Gonzalez cerca di rimediare all’errore porgendo le scuse al popolo cinese, azione che evidentemente non ha placato gli animi del main sponsor fino ad arrivare al comunicato odierno di Gresini, che ha scelto di non mostrare lo sponsor fino al termine della stagione, quando si capirà se la collaborazione potrà andare avanti o l’episodio sarà deleterio per la continuazione del rapporto. Di seguito il comunicato con cui Gresini Racing ha reso nota la decisione:

Gresini QJ Motor
Photo Credit: MotoGP.com

La nota di Gresini Racing

“Il Gran Premio di Motegi è stato caratterizzato da un incidente che ha coinvolto Manuel Gonzalez, che indossava una fascia giapponese durante la griglia di partenza e questo gesto, sebbene non intenzionale, ha finito per urtare la sensibilità del popolo cinese. QJMotor e Gresini Racing stanno attualmente avendo una conversazione positiva e si spera che tutto si risolva molto presto. In segno di rispetto verso la Cina, il team Gresini Racing Moto2 correrà senza marchio per i restanti quattro round della stagione in corso“.

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Fabio Mannella

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