Antonello Coletta, durante l'ultima giornata dedicata alle Finali Mondiali Ferrari, ha parlato del futuro della Ferrari 499P nell'IMSA.

Durante il weekend delle Finali Mondiali Ferrari 2024, Rossomotori.it ha avuto l’opportunità di partecipare a diverse conferenze stampa, tenute da piloti e membri del Cavallino. Durante la giornata conclusiva dell’evento Ferrari, Antonello Coletta, Global Head of Ferrari Endurance e Corse Clienti, ha raccontato ai media la sua opinione sulla possibilità di vedere la 499P negli Stati Uniti in futuro.

Le parole di Antonello Coletta

Le Finali Mondiali del Ferrari Challenge portano, ogni anno, un evento di celebrazioni per Ferrari, ma anche uno spettacolo motoristico di alti livelli. Tra gli eventi fuori dalla pista, sono state organizzate diverse conferenza stampa per i media, a cui rossomotori.it ha avuto la possibilità di partecipare. Durante la conferenza stampa di domenica, Antonello Coletta, Global Head of Ferrari Endurance e Corse Clienti, ha parlato della possibilità di avere una vettura 499P nel campionato IMSA in futuro: il progetto, al momento, non sembra poter avere sbocchi, ma in futuro potrebbe esserci una svolta.

Ferrari 499P Antonello Coletta
Photo Credit: Ferrari Media Centre

È un’idea che abbiamo considerato, ci abbiamo pensato, ma crediamo che i tempi non siano maturi. Preferiamo andare avanti a piccoli passi. Siamo partiti nel 2023, abbiamo aumentato nel 2024 la presenza in griglia con una macchina in più. È stato un grande sforzo perché non è semplice, a differenza dei costruttori presenti nella piattaforma LMDH, dove le macchine sono meno sofisticate”.

Non è semplice schierare una macchina in più e avere un team disposto a investire del denaro, che è sicuramente più importante di quello necessario per far correre un LMDH. Dunque è un impegno importante sia per chi dovrebbe gestire la macchina, sia per il costruttore che poi deve fornire un’assistenza importante dal punto di vista motoristico ed elettronico e fornire tuti i ricambi necessari per poter coprire una stagione. Quindi sono passi che vanno fati un po’ alla volta e, come dicevo, per il momento l’America non è un no, ma non è neanche un sì. Noi valutiamo sempre tutto, ma preferiamo la prudenza“.

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Katia Albergo

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