Red Bull Junior Team, il programma sportivo dedicato a supportare i giovani piloti che ambiscono ad un sedile in Formula 1, è una vera e propria fabbrica che produce talenti. Nonostante le continue critiche mosse nei confronti del “metodo Red Bull”, il suo progetto è considerato il più efficace per formare i talenti del Circus.
Red Bull Junior Team, la “Fabbrica dei talenti”
Il Red Bull Junior Team nasce nel 2001 da un’idea di Helmut Marko e ha come obiettivo quello di supportare le giovani promesse del motorsport nella loro corsa verso la Formula 1. La preparazione fornita dall’academy ha come fine ultimo quello di far gareggiare i piloti con Red Bull Racing, promotore del progetto.
In ventitré anni il vivaio ha formato ben centosei piloti, sedici dei quali hanno militato in Formula 1 tra il team satellite RB e Red Bull. Otto di questi piloti sono entrati a far parte della squadra austriaca e quattro di loro hanno vinto almeno un Gran Premio, per un totale di 121 vittorie firmate dai pupilli del sodalizio. Infine, il Red Bull Junior Team è l’unica academy ad aver creato la stoffa per vestire ben due Campioni del Mondo di Formula 1, Sebastian Vettel e Max Verstappen, che hanno portato a Milton Keynes ben sette titoli Piloti in tutto e 6 coppe Costruttori.
Non solo la Formula 1 ha beneficiato dell’efficacia del programma di sviluppo piloti della Red Bull. Molti dei ragazzi che hanno fatto parte dell’academy hanno intrapreso altre strade nel mondo del motorsport, occupando posti di prestigio nel World Endurance Championship, nel DTM o in altri campionati. Tra gli ex allievi del programma, Sébastien Buemi, pilota dal 2009 al 2011 per il team Toro Rosso di Formula 1, ha vinto quattro mondiali Endurance con Toyota Motorsport e nel 2016 ha vinto il campionato di Formula E.
“Metodo Red Bull” di Marko, è davvero così inadeguato?
Nonostante il “Metodo Red Bull” di Helmut Marko sia spesso criticato perché se il pilota dopo qualche mese risulta poco performante viene retrocesso oppure licenziato, i numeri parlano chiaro ed evidenziano come il programma sportivo della squadra austriaca sia il più efficace del Circus. Nella stagione 2024 di Formula 1 sono presenti ben cinque i piloti che hanno fatto parte in passato del Red Bull Junior Team: Max Verstappen della Red Bull, Carlos Sainz Jr per la Scuderia Ferrari, Pierre Gasly in Alpine, Yuki Tsunoda nel team satellite RB e, infine, Alexander Albon in Williams.
Nessun’ altra academy di un team di Formula 1 ha raggiunto il successo che ha avuto il progetto della Red Bull e la strada per eguagliarlo sembra ancora lunga. Per quanto riguarda il programma sportivo della Scuderia Ferrari, l’unico pilota ad aver ottenuto un sedile per la Rossa è stato Charles Leclerc, mentre, il pupillo del FDA, Oliver Bearman gareggerà a partire dal prossimo anno per Haas, team cliente del Cavallino Rampante. La stagione 2025 vedrà la partecipazione in Formula 1 anche di Andrea Kimi Antonelli, astro nascente dell’academy Mercedes, a fianco di George Russell, diplomatosi anche lui nel programma Junior del team tedesco.
Attualmente sono nove i piloti che fanno parte del Red Bull Junior Team e che impegnati in competizioni tra Formula 2, Formula 3, Super Formula, alcuni campionati di F4 e gare di kart. Tra questi giovani talenti, Isack Hadjar, pilota di Campos Racing attualmente in lizza per il titolo di F2, potrebbe avere la possibilità di ottenere un sedile per il prossimo anno nel team satellite RB e diventare quindi il diciassettesimo pilota del vivaio Red Bull ad entrare nella massima categoria. Ma non bisogna staccare gli occhi da Arvid Lindblad che alla sua prima stagione di Formula 3 è stato in lotta per il titolo.
Leggi: “F1 | Hadjar: “Sono ancora in lizza per il sedile Red Bull”
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Redazione Rossomotori.it