La F1 continua a progredire e fare passi avanti in termini di sicurezza e innovazione, riuscendo ad apportare una miglioria in termini di raffreddamento all’interno delle vetture a partire dal 2025. Il dispositivo aiuterà i piloti esclusivamente nelle gare più calde del calendario a discrezione della Federazione.
Dispositivo di di raffreddamento: il via in F1 dal 2025
La FIA ha recentemente deliberato la possibilità di utilizzare un dispositivo di raffreddamento nelle vetture di F1 a partire dal 2025. Lo scopo del nuovo dispositivo è di aiutare i piloti a sopportare le alte temperature dentro il cockpit nelle gare più estreme del campionato. Nel caso dello scorso anno in Qatar, numerosi piloti avevano sofferto di nausea, mal di stomaco e addirittura bruciature dovuti alle temperature estreme dell’aria e della pista.
Inizialmente, i piani della F1 Commission di testare un sistema di raffreddamento nelle FP3 del GP d’Olanda sono stati rinviati a causa della pioggia ed effettuati di recente nel GP del Messico. Secondo quanto riportato da Motorsport.com, il test effettuato da una sola squadra e da un singolo piloto prevedeva un dispositivo diverso da quello che era stato annunciato inizialmente. Sembra infatti che il dispositivo utilizzato a Città del Messico prevedesse un blocco di ghiaccio che scambiava calore con il fluido inviato a un giubbotto nella tuta del pilota tramite delle tubature, con il liquido raffreddato che veniva poi pompato intorno al giubbotto.
Il peso e il funzionamento del dispositivo di raffreddamento
Sempre secondo Motorsport.com il pilota che ha avuto l’occasione di usarlo ha affermato che il dispositivo ha garantito i risultati sperati per ciò che riguarda il raffreddamento. Per ciò che riguarda il peso, il dispositivo testato sembra aggirarsi intorno ai 5 kg. Questo suggerisce che ci sarà la possibilità di un aumento del peso limite oltre 798 kg nel 2025.
Al momento il regolamento consente già di utilizzare un sistema di raffreddamento nelle attuali monoposto che “può utilizzare il calore latente di vaporizzazione o di sublimazione di una sostanza”, a patto che esso non sia volto a raffreddare ulteriormente l’unità termica dell’auto. Si vocifera che le squadre avranno modo di scegliere attraverso delle ditte esterne che realizzeranno e brevetteranno i sistemi da montare nel cockpit. Sempre a patto che, come impone il regolamento non utilizzino ghiaccio secco ma soltanto aria, acqua o sostanze chimiche diluite nell’acqua.
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