Max Verstappen è un quattro volte campione del mondo, titolo che, questa volta, l’olandese conquista nell’iconica cornice di Las Vegas. Un poker che giunge nel contesto più adatto, quasi al termine di un anno che per Verstappen non è certo stato dei più semplici. Il titolo più sudato secondo alcuni, fortunato per altri. Il più meritato per molti.
Verstappen campione del mondo per la quarta volta di fila
Max Verstappen è un quattro volte campione del mondo. Il poker per l’olandese giunge nella cornice perfetta, quella di Las Vegas. Non la preferita dal numero 1 di casa Red Bull visto l’enorme show che vi gira attorno ma, così come nel 2023 quando il titolo giunse al termine di una gara Sprint, il destino spesso si diverte. Come un anno fa tutto però passa in secondo piano di fronte all’evidenza cui il mondo della F1 è stato posto di fronte quest’anno. Quattro titoli mondiali non si vincono a caso.
Quello conquistato con la quinta posizione a Las Vegas, unita al sesto posto di Norris, non è sicuramente stato il titolo più semplice per Verstappen. Non avere la monoposto migliore, per la F1 moderna, non è infatti un vantaggio. Aspetto con cui Verstappen ha dovuto fare i conti da Imola in poi quando, gara dopo gara, sono arrivate McLaren e Ferrari, cui si è aggiunta Mercedes a sprazzi. La rimonta in Brasile ha però confermato quanto negli ultimi anni è rimasto un po’ nascosto. Il talento del pilota olandese è infatti stato messo in dubbio, soprattutto in un’annata come quella del 2023, dominata in modo devastante da una Red Bull senza eguali.
Eppure, quasi al termine del lungo mondiale 2024, la F1 ha dovuto riscoprire quanto un pilota può fare la differenza a bordo di una vettura che, con tutta probabilità, finirà come terza in classifica a livello di forze. Il quarto titolo di Verstappen è così stato rinominato come quello più meritato, a detta di molti. E per giungere a questo punto il cammino è stato arduo. Il mondiale “rubato” nel 2021 ha infatti gettato un’enorme ombra anche sulla conferma giunta nel 2022. Quello del 2023 ha invece contato poco; senza rivali è infatti semplice vincere.
Il motorsport ha però deciso di ricordarci che, nonostante le avanzate tecnologie che governano le monoposto, chi le guida la sua parte la deve sapere fare. I mondiali altrimenti non si vincono. Contro ogni previsione, Verstappen in questo 2024 ha dovuto faticare. E non poco. La vittoria, prima di quella conquistata in Brasile, mancava infatti dal GP di Spagna. Un percorso ad ostacoli che il pilota olandese ha saputo affrontare, un po’ a modo suo, un po’ con la testa sulle spalle, dimostrando alla fine cosa significa essere un campione del mondo.
Una strada in salita che, con tutta probabilità, la Red Bull dovrà riappianare in vista della prossima stagione di F1. Per guardare al futuro però è presto perché ad oggi c’è un quattro volte campione del mondo da ammirare, tifo o non tifo. Una pagina di storia che si riempie ancora con il nome di Max Verstappen e che va ad aggiungersi a quel grande libro che racconta questo sport. Un titolo che, forse, cancellerà i dubbi che spesso sono maturati attorno a quel ragazzino forse troppo giovane per esordire in F1 ma che oggi è finalmente tra i grandi. E lo è con quattro titoli mondiali. Meritati, lottati, vinti. “E per quanta strada ancora c’è da fare, amerai il finale”.
“Max Verstappen, you are a four-time World Champion” come Vettel e come Prost. Un’élite ancora più piccola che dà il benvenuto a Max Verstappen.
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