All’alba del GP di Qatar sono ancora evidenti le criticità emerse dal week-end di Las Vegas, tra queste è stato sottolineato l’apparente calo di prestazione del motore di Leclerc. Per contro però Ferrari non sembrerebbe avere intenzione di sostituire la power unit del pilota monegasco, al contrario l’obbiettivo sarebbe quello di concludere la stagione senza sostituzioni.
Obbiettivo nessuna sostituzione, ancora efficiente il motore di Leclerc
Si è ufficialmente concluso il GP di Las Vegas, protagonista di molteplici colpi di scena e polemiche sia per Ferrari che per altri componenti della griglia. Guardando ora le classifiche quello che conta è il campionato costruttori. Sia per l’ormai già matematicamente assegnato campionato piloti, vinto da Verstappen proprio sulla Strip, sia per il gap tra la casa del Cavallino e quella di Woking. A separare le due squadre sono ora soltanto 24 punti ed il week-end del Qatar giocherà un ruolo fondamentale per entrambe. Per Ferrari rimane essenziale tenere aperta la corsa alla vittoria, prolungando la sfida fino ad Abu Dhabi, e per farlo ci sarà bisogno di un’enorme prova di forza sul circuito di Losail.
Prova di forza che non solo necessiterà di un lavoro di squadra impeccabile, ma anche di nessuna sostituzione di power unit, fino a stagione conclusa. Proprio a Las Vegas infatti si era sottolineata la differenza di tempi tra Sainz e Leclerc, nello specifico evidenziando i tre decimi che Leclerc pagava rispetto al compagno di squadra spagnolo. Causa affiliata proprio al calo di potenza nel motore del monegasco.
Carlos Sainz dispone al momento di un’unità molto più fresca rispetto a quella di Leclerc. E’ infatti la stessa montata dal GP del Brasile, quando sostituì la PU, mentre il monegasco dispone ancora del motore omologato nelle prove libere del GP d’Olanda.
Se invece l’ultima unità di motore di Leclerc fosse stata utilizzata in tutte le gare da quando è stata introdotta in Olanda, avrebbe già raggiunto quota otto Gran Premi. Tuttavia, ciò non è avvenuto poiché la casa di Maranello ha previsto delle rotazioni per far durare più a lungo le PU rimaste in uso.
Il lavoro dietro
Secondo le informazioni provenienti dal Reparto Corse e le indiscrezioni, come riportato da Motorsport.com, la differenza di potenza tra un motore nuovo e uno che ha completato il suo ciclo potrebbe essere di circa quindici cavalli, ma non oltre. I tecnici della Ferrari hanno dunque svolto un lavoro notevole per limitare il calo delle prestazioni, cercando di non superare un decimo di secondo di differenza al giro.
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Elisabeth Dosio
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