Continuano i dissidi tra Red Bull e Mercedes sul fronte “ali flessibili” che, dal GP di Spagna, stanno facendo tanto discutere in questo periodo. Dopo l’accusa avanzata nei giorni scorsi da parte della Mercedes di Toto Wolff, adesso è stato il turno del Dr. Helmut Marko controbattere alle accuse del team di Brackley.
Ali flessibili: ancora proteste
Sulla questione “ali flessibili” la FIA introdurrà dei test di rigidità che entreranno in vigore dal GP di Francia, lasciando i team liberi di agire durante il GP di Azerbaijan. Questo ha fatto indispettire alcuni team e lasciato indifferenti altri, ma ovviamente il dissidio tra Red Bull e Mercedes aumenta.
Dopo le accuse avanzate da Toto Wolff al termine del GP di Spagna, dove la regia internazionale ha catturato dei frame in cui l’ala posteriore della RB16-B si fletteva nettamente sul rettilineo del tracciato catalano, anche la Red Bull ha poi avanzato le stesse accuse riguardanti l’ala anteriore della W12 in un episodio avvenuto durante il GP del Portogallo, come riferito da Helmut Marko:
Il regolamento tecnico è molto chiaro. La nostra vettura, come tutte le altre, è stata omologata dalla FIA e definita conforme alle regole. Se Wolff si sente pronto per una protesta, è liberissimo di farlo, ma credo che dovrebbe anche guardare la sua ala anteriore. Servus TV e Sky Deutschland hanno mostrato attraverso dei frame come questa picchi drasticamente verso il suolo in corsa.
Non è la prima volta che la Red Bull fa riferimento alla flessibilità dell’ala anteriore della W12, ma Toto Wolff ha affermato su Sky Sports, durante il weekend di Monaco, che i controlli effettuati hanno mostrato che il pezzo incriminato flette esattamente allo stesso modo di quello della Red Bull.
Raffaello Caruso