La coppia Andrea Dovizioso-Yamaha è pronta a ricomporsi dopo l’esperienza del lontano 2012. Anche in quell’occasione l’italiano corse del team satellite, al tempo gestito da Tech3. Dovizioso, come anticipato da Lin Jarvis in occasione del GP di Silverstone, prenderà il posto di Morbidelli al fianco di Rossi ereditandone la moto. L’ex ducatista correrà quindi queste ultime gare con una moto non ufficiale, in modo da riprendere gli automatismi in vista del 2022. L’anno prossimo, invece, disporrà di materiale factory.
Andrea Dovizioso-Yamaha, pronto un accordo in stile Valentino Rossi
Dalla stagione 2022, con Withu che subentrerà a Petronas, Dovi disporrà di materiale pienamente ufficiale come quello di Morbidelli e Quartararo. Un ottimo pacchetto per puntare a risultati di tutto rispetto, in un ambiente che impone qualche pressione in meno rispetto ad un team ufficiale. L’unico “neo” dell’accordo è che, in occasione di aggiornamenti apportati alla M1 nel corso della stagione, Dovi li riceverà in leggero ritardo rispetto al team factory. Un po’ come succede quest’anno a Rossi, che riceve gli aggiornamenti circa due/tre gare dopo i piloti ufficiali. Per quanto riguarda lo stipendio, l’italiano percepirà da Yamaha 2 milioni a stagione. I dettagli sul contratto sono stati resi noti nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport.
Nella sua avventura, Andrea ritroverà non solo il rivale Rossi con cui combatte in pista dal lontano 2008. Egli inizierà a collaborare anche con Cal Crutchlow, attuale tester per Yamaha. I due sono stati compagni di squadra nel 2012 in Yamaha Tech3, il quale corrispondeva all’unico anno di Dovi in Yamaha e al secondo anno di MotoGP per l’inglese. Dopo Rossi, per il 2022 Andrea avrà quasi sicuramente come compagno di squadra il sudafricano Darryn Binder. Il fratello di Brad compirà il salto diretto dalla Moto3, come fece Miller, ma non disporrà di una Yamaha ufficiale.
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