Stagione quasi indimenticabile per lo squadrone Ducati in MotoGP. Con la conquista del titolo costruttori (il secondo consecutivo), il titolo dei team e il secondo posto in campionato con Bagnaia; la casa di Borgo Panigale si candida a favorita per il 2022. L’ultima gara corsa a Valencia ha visto dominare i piloti in rosso, con una tripletta sia in qualifica che in gara. Artefice di tutto ciò è Gigi Dall’Igna, il quale ha saputo trasformare la Ducati in un vero e proprio mezzo super performante. Il parco piloti della rossa, poi, può contare su eccellenze di tutto rispetto, tra cui primeggiano anche molti italiani. Nel 2022 in pista ci saranno ben 5 GP22 e 3 GP21 aggiornate. Se le certezze si chiamano Bagnaia, Miller, Martin e Zarco; una solida evoluzione di talenti come Marini, Bastianini, Bezzecchi e Di Giannantonio potrebbe rendere la vita difficile al resto della griglia.
Le parole di Dall’Igna in merito alla fantastica stagione della Ducati in MotoGP
Ora il pensiero è tutto al 2022, quando bisognerà puntare al titolo che manca alla Ducati dal lontano 2007. Il più accreditato a riuscire nell’impresa è Bagnaia, ma le speranze sono anche in Jack Miller, Jorge Martin e Johann Zarco. Senza dimenticare Enea Bastianini che disporrà di una GP21 aggiornata (il quale ha impressionato al debutto sulla GP19) e Luca Marini con la Ducati GP22 del VR46 Racing Team. Per loro le prospettive e le speranze sono riposte più nel futuro, insieme alle new entry Bezzecchi e Di Giannantonio (dotati anch’essi di una GP21 aggiornata).
Tutti i ragazzi hanno fatto un lavoro egregio. Martin ha ottenuto la pole nella sua seconda gara di MotoGP. Ha anche vinto una gara, cosa che non è per niente facile. Sicuramente Pecco ha fatto un grande lavoro. Nella seconda parte della stagione è stato il migliore. Ha vinto quattro delle ultime sei gare, che sarebbero dovute essere cinque se non fosse caduto a Misano. Pecco è un pilota che continua a migliorare ogni anno e quando ti aspetti che raggiunga davvero il suo massimo livello, fa un altro step in avanti.
Se dovessi scegliere qualcuno, non saprei dire chi mi ha sorpreso di più. Anche Bastianini, che non aveva la moto ufficiale, è andato forte. Ha dovuto usare una GP19 perché non potevamo fare altro, ma anche con quella moto è stato brillante in certi momenti come a Misano. È molto competitivo nell’ultima parte della gara e spesso gira sugli stessi tempi del vincitore. Ha solo bisogno di migliorare nel resto del weekend, ma se può partire più avanti penso che sarà della pienamente della partita.
Gigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse e responsabile del progetto Desmosedici in MotoGP
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