Lin Jarvis, managing director di Yamaha, si domanda come la Ducati riuscirà a star dietro alla grandissima mole di lavoro che l’attende nel 2022 e soprattutto nel 2023. Dal prossimo anno la casa di Borgo Panigale schiererà ben otto Desmosedici. Saranno prodotte cinque GP22 destinate a Bagnaia, Miller, Martin, Zarco e Marini e tre GP21 aggiornate all’ultima versione. Quest’ultime andranno in mano a Bastianini, Bezzecchi e Di Giannantonio. Dal 2023, inoltre, Ducati si sobbarcherà tutta la produzione delle moto elettriche per il campionato MotoE. Ricordiamo infatti che per Energica questa sarà l’ultima stagione.
Le parole di Lin Jarvis su Ducati: per l’inglese il lavoro da gestire sarà davvero troppo
Lo stupore di Jarvis è comune anche a moltissime altre figure all’interno del paddock, ma anche tra gli appassionati del Motomondiale. Se si pensa che proprio Yamaha presenta delle difficoltà organizzative nel gestire “solo” quattro moto (di cui una neanche factory), chissà che immane lavoro sarà gestirne otto. Per non parlare di Suzuki e Aprilia, che addirittura schierano solamente due moto sulla griglia. Neanche la Honda, la casa che non avrebbe alcun tipo di problema a sobbarcarsi tutto quel lavoro, non si addentra minimamente in quel tipo di avventura.
La Ducati però, a differenza delle concorrenti giapponesi, ha sempre mostrato una maggiore flessibilità in termini di pensiero e di sviluppo ingegneristico. Da molti ormai è considerata l’apripista e la loro efficientissima organizzazione interna si farà di certo trovare pronta. E nel caso il meccanismo funzionasse, i problemi cominceranno a nascere per tutti gli altri. Ecco come Jarvis si è espresso in merito, ai microfoni di Motorsport.com:
Sono davvero molto curioso e interessato nel vedere come la Ducati gestirà la MotoE e otto MotoGP nel 2023. Sinceramente, dal mio punto di vista, sarà tantissimo lavoro. Non posso negare che sono molto sorpreso della notizia. Non melo sarei mai aspettato da Ducati, data la sua storia. Forse, facendo parte del gruppo Audi, riescono ad avere più risorse e gestirsi molto di più. Non c’è dubbio che l’introduzione delle moto elettriche diventerà sempre più presente nel mondo. Nel caso avessero successo in questa difficilissima sfida, complimenti a loro.
Lin Jarvis, managing director Yamaha
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