…ma c’è ancora. Quell’ottava prodezza non è infatti stata raggiunta e la lunga lotta ha incoronato Verstappen campione del mondo. Eppure Sir Lewis Hamilton non può certo dirsi sconfitto al termine del GP di Abu Dhabi; sette titoli mondiali non si vincono infatti per pura fortuna. A volte però per essere grandi campioni, bisogna anche saper riconoscere la superiorità di altri.
GP Abu Dhabi: Hamilton non riesce nella storica impresa
L’impresa dell’ottavo titolo mondiale non è riuscita a Lewis Hamilton; la rincorsa ad un’altra pagina di storia della F1 c’è stata, ma su quella pagina il nome scritto non sarà, per ora, ancora quello dell’inglese. Max Verstappen ha infatti trionfato nelle ultime curve di una battaglia da fiato sospeso, giusta conclusione per un 2021 che comunque ha rappresentato uno dei campionati più belli degli ultimi anni.
Una lotta lunga, iniziata in salita per il sette volte iridato, poi ripresa fino a quella storica parità prima dell’ultima gara che solo una volta si è vista. Quest’ultima fatica voluta da Hamilton non è però stata premiata con quel sogno del titolo numero otto che avrebbe reso il pilota inglese unico nella storia. Storia che in ogni caso Lewis Hamilton ha già scritto, riscritto e probabilmente scriverà ancora.
Il peso delle aspettative
Le aspettative all’inizio dell’anno erano ovviamente alte; Lewis Hamilton, già sette volte titolato, si presentava infatti come il favorito per raggiungere quell’obiettivo che, per ora, mai nessuno ha raggiunto. La realtà di inizio campionato ha mostrato però una situazione diversa da quella immaginata, complicata per Sir Lewis e la sua Mercedes; le W12 infatti non erano le macchine più forti in griglia.
A pretendere quel titolo sognato dall’esordio in F1 si è presentato infatti Max Verstappen, maturo e forte mentalmente tanto da scalfire un pilota che di titoli ne ha vinti parecchi. La battaglia tra i due ha portato spesso all’errore il pilota inglese, a volte incredulo di fronte all’avversario ormai maturo. Gli eventi hanno poi fatto il loro corso e quando tutto sembrava ormai quasi perduto, la penalità in Brasile ha risvegliato quella fame di storia che Hamilton a volte sembrava nascondere.
La storica parità prima dell’ultimo appuntamento ad Abu Dhabi ha creato la giusta atmosfera per l’ultimo round del campionato. La magnifica qualifica condotta da Verstappen e dal suo team ha poi premiato, incrinando forse la mentalità anche stanca di un sette volte iridato. Hamilton ha poi dovuto cedere lo scettro in questo epilogo non scritto. Parlare di sconfitta sarebbe ingrato nei confronti di chi comunque la storia di questo sport l’ha già fatta; semplicemente a volte per essere grande campioni bisogna anche saper riconoscere di aver perso. E in questo Hamilton di certo non ha sbagliato.
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