Il GP di Gran Bretagna, in programma il prossimo 18 luglio a Silverstone, vedrà la presenza del pubblico, ma a capienza ridotta. Tramonta quindi definitivamente l’ipotesi, concreta fino a qualche giorno fa, di vedere le tribune piene di spettatori. L’aumento dei contagi Covid in Inghilterra, legato alla diffusione della variante indiana, ha costretto il governo inglese a posticipare di un mese la fine delle restrizioni. A farne le spese anche la gara di F1 che, nel progetto iniziale degli organizzatori, puntava al tutto esaurito.
F1, GP Gran Bretagna: torna il pubblico, ma ci saranno delle restrizioni
Il prolungamento delle restrizioni legate alle pandemia in Inghilterra miete la prima vittima illustre: il GP di Gran Bretagna. L’evento, in programma il 18 luglio sul circuito di Silverstone, sarà il primo ad ospitare le qualifiche sprint e avrebbe dovuto essere uno dei momenti clou nel percorso di ritorno alla normalità dopo mesi di duro lockdown. Il 21 giugno era la data indicata dal governo inglese per la fine di tutte le limitazioni. E invece, il dilagare della variante indiana ha costretto il premier Johnson ad un passo indietro, posticipando le riaperture al 19 luglio.
Nei progetti della FIA e degli organizzatori, la gara inglese avrebbe dovuto ospitare circa 140.000 spettatori. Con le attuali restrizioni, che rimarranno in vigore un altro mese ancora, è invece consentito l’ingresso di circa 10.000 persone per gli eventi all’aperto o del 25% della capienza della sede. Ricordiamo che il GP di Gran Bretagna fa parte, insieme agli Europei di calcio e al torneo di Wimbledon, dell’Event Research Programme, un programma creato ad hoc per monitorare i rischi di diffusione del Covid durante determinati eventi.
Il circuito di Silverstone non è però paragonabile ad uno stadio o ad un campo di tennis, per quanto capienti questi possano essere. La sua conformazione potrebbe far si che il GP goda di libertà speciali e di eccezioni che sono negate ad una partita di calcio o ad un incontro di tennis. Le gradinate dell’autodromo, per esempio, possono ospitare fino a 70mila persone, distribuite lungo tutto il tracciato. Il fatto che possa essere raggiunto solo in auto, annulla inoltre il rischio di trasmissione del virus derivante dall’uso dei mezzi pubblici. Tutte queste ragioni, sommate insieme, fanno essere ottimisti gli organizzatori del Gran Premio affinché possa esserci uno strappo alla regola. Rimane solo da capire, dilemma che verrà sciolto nei prossimi giorni, il numero esatto di spettatori che saranno ammessi all’evento.
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Rosanna Greco