Il 18 marzo sarà la prima giornata ufficiale del mondiale di F1 2022, con le nuove vetture attese per il primo vero esame della stagione. Il GP del Baharin rappresenta anche il weekend in cui la FIA dovrebbe deliberare su quanto accaduto ad Abu Dhabi, ma non solo; sul circuito del Sakhir erano in teoria attese le prime Sprint Qualifying del 2022, che dopo il mancato accorto potrebbero diventare solo tre e non più sei.
Sprint Qualifying 2022 sempre a rischio: decisione attesa il 14 febbraio
Le gare Sprint del sabato che hanno debuttato per la prima volta nella storia della F1 nel corso del mondiale 2021 restano ancora una grande incognita per la corsa al titolo 2022 che prenderà il via in Bahrain. Sulle Sprint Qualifying manca infatti un accordo economico, motivo per cui questo appuntamento potrebbe del tutto mancare in questo mondiale.
L’idea dei promotori era quella di avere sei mini-gare alla vigilia dei GP di Bahrain, Imola, Canada, Austria, Olanda e Brasile; i team non si sono però trovati d’accordo a livello economico, vista la probabilità di non avere un maggiore incremento sul budget cap. La proposta prevedeva infatti un aumento di 2,65 milioni di dollari, mentre alcuni team ne hanno richiesti 5 milioni.
La questione Sprint Qualifying sarà dunque discussa nella F1 Commission che si terrà il 14 febbraio; secondo la testata tedesca Auto Motor und Sport, in tale sede si parlerà di una riduzione del numero di mini-gare da sei a tre. Per l’approvazione serve la maggioranza assoluta dei team, cosa che non può essere raggiunta senza il supporto di Mercedes, Red Bull e Ferrari. Se il discorso mini-gare dovesse invece essere rimandato al 2023 basterebbe una maggioranza numerica, ovvero sei team favorevoli.
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