Le nuove vetture di Formula 1 hanno appena fatto il loro debutto in questa stagione e si pensa già a come saranno le monoposto nel 2026. L’ex capo tecnico di Williams, Renault e Benetton direttore tecnico del campionato Pat Symonds rivela, in esclusiva a Motor Sport, come potrebbero essere.
Auto più piccole e con aerodinamica attiva. Ecco come saranno le monoposto di Formula 1 2026
Dopo una riunione della Commissione F1 lunedì, la FIA ha dichiarato i suoi obiettivi per le modifiche inerenti alle regole che entreranno in vigore nel 2026 e sul nuovo aspetto che avranno le monoposto: parliamo di vetture che subiranno una riduzione della resistenza aerodinamica, la riduzione della massa e l’uso di materiali sostenibili oltre che ad una nuova aerodinamica attiva.
Parlando a Motor Sport, il direttore tecnico della F1 Pat Symonds ha ampliato le idee che pensava potessero essere perseguite per raggiungere questo obiettivo, sottolineando che ciò non è stato necessariamente discusso nella riunione della Commissione F1.
La particolarità delle nuove monoposto di Formula 1 nel 2026 sarà l’aerodinamica attiva, un principio che sarà totalmente diverso dal DRS, anche se questo può essere considerato, in un certo contesto, però non permette di essere utilizzato in curva cosa che cambierà col nuovo regolamento e con i futuri sviluppi.
Per aerodinamica attiva si intendono una serie di dispositivi aerodinamici (parti mobili e spoiler attivi) che si inseriscono, cambiano forma, altezza e inclinazione in base alla velocità sostenuta. Tali variazioni possono essere automatiche, o comandate dall’interno della vettura tramite pulsante.
L’obiettivo, ammette Pat Symonds, sarà quello di rendere le auto un po’ più piccole “perché sono cresciute enormemente negli ultimi anni”, ha rivelato. Lo scopo sarà quello di ridurre significativamente il passo delle auto nel 2026, facendole somigliare molto a quelle viste nei primi anni del 2000.
Il carburante
Symonds ha evidenziato un approccio che potrebbe ridurre le dimensioni delle auto del 2026, collegandolo ai motori e al pacchetto aerodinamico della prossima generazione. Il trasporto di carburante per la gara sarà inferiore e questo ridurrà le dimensioni del serbatoio. La quantità di ibridazione è in aumento sulle vetture: la potenza del motore a combustione interna diminuirà, così come la potenza delle macchine elettriche; quindi questo porterà a consumare meno carburante.
Ci sarà una ragionevole riduzione del consumo di carburante durante la gara: Symonds stima, per il momento, una riduzione che oscilla tra il 20-25% in meno rispetto a quello utilizzato in questo periodo.
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