Si torna a parlare di sicurezza questa volta con Mirko Cecchini, team principal del team Snipers in Moto3, che avvalla l’idea di aumentare la cilindrata nella categoria d’entrata nel motomondiale.
Le parole di Cecchini sul cambio di cilindrata in Moto3
Il tema sicurezza in pista torna a fare banco. La tragica morte di Victor Steeman in SSP300 ha portato alcuni esponenti del motomondiale a schierarsi per un radicale cambiamento. Prima Vinales, che ha perso suo cugino lo scorso anno in SSP300, poi Migno che ha sfogato la sua rabbia con un lungo messaggio su Instagram.
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Giorni addietro, già il team manager del team Speed Up Luca Boscoscuro aveva paventato l’idea di rivedere il regolamento Moto3 per aumentarne la cilindrata. Molti piloti decidono di passare frettolosamente in Moto2 per via delle loro dimensioni fisiche, eccessive per le attuali 250cc. Considerando che l’età minima sarà portata a 18 anni, la probabilità di trovare piloti sovradimensionati, è ancora più alta.
Mirko Cecchini, in un’intervista di Speedweek.com si dice favorevole all’introduzione di motori 400cc o 500cc bicilindrici, così da rendere, a detta sua, più selettiva la categoria Moto3.
Con cilindrata più alta e più cilindri, la classe potrebbe anche diventare più selettiva. Ne abbiamo bisogno, dobbiamo chiedere di più ai piloti, che servirebbe anche alla sicurezza
Avere molte moto in battaglia è si un bello spettacolo per lo spettatore, ma è anche pericoloso per i piloti. La causa maggiore di morte in pista, lo abbiamo visto, è proprio la possibilità di essere investito dal pilota che ti segue. Questo è dovuto anche a piloti che spesso non riescono a fare la differenza per via di un fisico non adatto alla potenza e le dimensioni di questa categoria.
Un concetto così nuovo potrebbe sicuramente essere interessante. Perché abbiamo anche il problema che i giovani piloti sono passati in anticipo alla Moto2 da qualche anno perché sono troppo grandi e troppo pesanti per la classe 250cc. La classe Moto3 è un po’ dura in questo momento perché la scia gioca un ruolo troppo importante. È ancora più importante per il giro veloce
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Simone Massari
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