La Superbike Commission e la FIM hanno redatto un nuovo regolamento che dal 2023 farà capolino nella classe regina delle derivate di serie. Tra i punti toccati la sostenibilità, il price cap e le concessioni.
Le novità del regolamento Superbike 2023: le super concessioni
Esiste già in Superbike una sorta di concessioni per i team in difficoltà, così come in MotoGP, ma con i nuovi regolamenti il discorso si fa più ampio. Dal 2023 ci saranno cinque team che otterranno punti e ogni tre gare, un cosiddetto “calcolatore di performance” analizzerà i punteggi. Ad oggi solo BMW e Honda hanno ottenuto le concessioni. Inoltre dal 2023, i costruttori con maggiore difficoltà tecnica, avranno la possibilità di lavorare sul telaio per avvicinarsi agli altri.
Price cap
L’attuale price cap per cui una moto di serie possa correre nel campionato è di 40.000 euro, con un numero di vendita minimo di 500. Ducati ha però negli scorsi giorni presentato la nuova Panigale V4R che a listino toccherà gli 44.000 euro. Nessuna paura per i tifosi della casa di Borgo Panigale, dato che la Superbike Commission e la FIM ha già annunciato di alzare questo tetto, anche se non si conoscono ancora le cifre corrette.
Regolamento sportivo
Ci saranno cambiamenti sostanziali anche per quanto concerne il regolamento generale. Attenzione massima alla sicurezza. Nei circuiti con il podio all’interno o sopra la corsia box, questa dovrà essere chiusa durante la cerimonia di premiazione.
Così come verranno valutate wildcard che faranno parte al campionato SBK. Ci sarà la SBK Commission che valuterà le certificazioni e le garanzie che le Federazioni Nazionali dovranno presentare per permettere a un pilota e al team di correre un weekend nel mondiale. Verrà così valutato il loro livello di competitività con quello del Campionato del Mondo FIM Superbike.
Sostenibilità tra le novità del regolamento Superbike 2023
Come già successo in Formula1 e in MotoGP, anche la Superbike dal 2024 otterrà carburanti sostenibili e meno inquinanti. Il contenuto minimo della benzina sostenibile dovrà essere del 40%, conforme alle specifiche della MotoGP.
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Simone Massari