Le regole FIA per la 6 Ore di Monza 2021 sul fronte del BoP seguiranno gli stessi criteri adottati nella tappa di Portimao.

Le regole FIA per la 6 Ore di Monza 2021 sul fronte del BoP – il Balance of Performance – seguiranno gli stessi criteri adottati nella tappa di Portimao. Sembra infatti che le scelte operate sul circuito dell’Algarve abbiano convinto del tutto gli organizzatori del WEC, procedendo così da una solida base di partenza nell’ottica di garantire uno spettacolo all’altezza. Restano tuttavia altri elementi da tenere in gran considerazione.

6 Ore Monza 2021, BoP e rapporti di forza nei prototipi

Nella classe regina del WEC, ovvero quella di competenza delle Hypercars, l’equilibrio prestazionale sarà più o meno lo stesso del precedente appuntamento in Portogallo. La vettura più pesante resta la Toyota GR010 Hybrid, seguita a ruota dalla Glickenhaus 007 LMH e dalla Alpine A480. Per quanto riguarda invece la potenza massima e i picchi di energia chimica ed elettrica utilizzabile vi è un minimo vantaggio per Glickenhaus, rispettivamente con 520 kW e 965 MJ. In tutto questo Alpine resta il team più sacrificato, dato che la sua ex Rebellion R13 non riesce ad incamerare un quantitativo di benzina sufficiente per compiere lo stesso numero di stint degli avversari. Rimane inoltre da vedere la performance di Glickenhaus, al via con due vetture al posto di una.

6 Ore Monza 2021
Alpine A480, 8 Ore Portimao 2021, sorpasso ai danni della Toyota – Photo Credit: Alpine Endurance Team Twitter

Mentre i rapporti di forza interni – quelli sulla carta – alla classe Hypercar non subiscono cambiamenti, è altamente probabile una differenza di prestazioni netta in rapporto alle LMP2. Il circuito di Monza è votato alla velocità di punta e i 140 CV di svantaggio della classe di mezzo rispetto alle LMH si faranno indubbiamente sentire. D’altro canto però non saranno presenti i problemi di guida manifestatisi nelle tappe di Spa e Portimao: le LMP2 corrono infatti con un assetto a basso carico aerodinamico, che sulla pista brianzola risulta essere vincente considerata la fama del Tempio della Velocità. Dunque non dovrebbero esserci lamentele o difficoltà di sorta.

I criteri in GTE Pro e Am

Passando alle Gran Turismo, in GTE Pro è da sottolineare il solo aspetto del peso minimo. Porsche vede infatti un aumento della zavorra nell’ordine dei 5 kg, mentre Ferrari ne perde altrettanti. Siamo quindi rispettivamente a 1264 kg contro 1255 kg. La sovralimentazione del turbo e la quantità di carburante imbarcabile resta la stessa; da tutto ciò ne consegue che vi sarà una piccola differenza nel guidato tra la 911 RSR e la 488 GTE Evo. Si tratta comunque di un divario superficiale nell’ottica della competitività reale in pista. Siamo davvero ad un passo dalla totale convergenza di prestazioni tra i due contendenti.

La situazione invece sembra più movimentata in GTE Am, dove diverse vetture avranno un incremento di peso tra il ragguardevole e il discreto. In base ai risultati e alla posizione in classifica, la Ferrari nr. 47 di Cetilar Racing subirà un aumento nell’ordine dei 35 kg, il più alto tra tutti i partecipanti alla 6 Ore di Monza. Gli inseguitori diretti del trio leader della classifica composto da Sernagiotto, Lacorte e Fuoco – ovvero la 488 nr. 54 di AF Corse e la Vantage nr. 33 di TF Sport – potranno godere di uno sconto nell’ordine dei 20 kg. Il weekend di Monza quindi è un’ottima occasione per spezzare il buon momento di forma dell’equipaggio tutto italiano del team Cetilar: del resto i rivali non si augurano altro.

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Giacomo Lago

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