A Sepang è andato in scena il primo test della stagione ed il team manager Davide Tardozzi ha voluto tirare le prime conclusioni sulla Ducati GP23. La nuova moto, ricordiamo, è un’evoluzione della vincente GP22 con cui Bagnaia ha riportato il titolo a Borgo Panigale. Le novità hanno coinvolto principalmente il motore e il pacchetto aerodinamico, riscontrando commenti positivi sia da parte dei piloti ufficiali che da quelli Pramac. C’è però un dettaglio tecnico che non ha convinto e che deve essere risolto prima che il campionato cominci.
Tardozzi parla della pretesa di Bagnaia in merito ad un difetto della Ducati GP23
La casa di Borgo Panigale ha letteralmente dominato i test malesi, conquistando la prima posizione in tutti e tre i giorni di prove. Nonostante non ci sia mai stato uno dei piloti ufficiali in cima alla classifica, sia Bagnaia che Bastianini hanno dichiarato che la GP23 è già al livello della GP22, nonostante però ci sia un difetto assolutamente da correggere. Si vuole in tutti i modi evitare di ripetere lo scorso inizio di campionato, quando la Ducati stentava a decollare per difetti di gioventù:
Abbiamo seguito esattamente il plan: alcune cose sono andate bene, altre meno. Siamo abbastanza felici della performance complessiva, anche se la nuova moto verrà decisa solo dopo l’ultimo test a Portimão. Abbiamo lavorato sulla GP23 per un giorno e mezzo, comparandola poi con la GP22 per vedere le differenze e sentire i commenti dei piloti rispetto a una moto che conoscono molto bene. Bagnaia ci ha detto che la Desmosedici GP23 ha dei punti di forza, ma c’è un punto debole rispetto alla 2022. Ci ha detto che vuole la soluzione a Portimão e dobbiamo rispettare la richiesta del Campione del Mondo. Enea ha detto esattamente le stesse cose, non lo faceva rendere al meglio con il suo stile di guida.” – Davide Tardozzi, team manager Ducati Lenovo Team
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