La nuova stagione di Ferrari è stata ampiamente analizzata da Giorgio Terruzzi, giornalista e sportivo di grande fama, che ha esplicato cosa il team di Maranello stia attraversando in questo momento. Il progetto della SF-23 ha lasciato tanto a desiderare nell’inizio di campionato, anzi, ha creato situazioni di delusione per molti inaspettate. Il giornalista al Corriere della Sera, dunque, ha dato una sua osservazione sull’identità del nuovo progetto, con delle considerazioni che hanno ben chiarito quali sono le esigenze del Cavallino Rampante in Formula 1.
Ferrari, l’analisi di Terruzzi: “L’handicap del team sembra cronico”
La Scuderia Ferrari ha cominciato la sua nuova stagione in Formula 1 con un livello differente da quanto si era ipotizzato, decisamente qualche passo più indietro rispetto al campionato 2022. Il team adesso capitanato da Frederic Vasseur, ha avuto una brutta notizia dopo i due Gran Premi corsi sino ad adesso, entrambi giù dal podio. La sensazione ad inizio anno, con la presentazione nella giornata di San Valentino, aveva caricato di tanto entusiasmo, ma soprattutto speranza, i Tifosi che avevano assistito all’entrata in grande stile.
La verità, almeno a livello tecnico, l’ha data poi la pista: Ferrari non è competitiva quanto l’imbattibile Red Bull, ma è indietro anche rispetto ad Aston Martin, e probabilmente dovrà coprirsi le spalle da Mercedes. Le prestazioni in gara ed in qualifica, la mancanza di affidabilità, hanno fatto sì che si creasse un contesto completamente negativo nella mente degli spettatori, con una Rossa non più in grado di vincere. Giorgio Terruzzi, al Corriere della Sera, si è espresso così, riguardo l’inizio complesso e le problematiche della nuova stagione del team di Maranello.
“La fotografia della Ferrari è una immagine fuori fuoco. Va bene, è servito un po’ di tempo, altro ne servirà. Ma erano più alte le aspettative alla vigilia di questa corsa così come erano altissime alla vigilia dell’esordio in Bahrain. E adesso, si parla della sosta tra la terza e la quarta prova (tre settimane in aprile) come dello spazio utile per cominciare a pronunciare parole diverse di fronte a prestazioni più confortanti. Intanto, non pare siano solo questioni di assetto e affidabilità. L’handicap sembra cronico, quindi spaventoso, pensando al passato come al futuro. E ora, la percezione di un malanno inguaribile strapazza il volto di Leclerc, comparso nella notte araba. Sul quale abbiamo letto sconcerto e sconforto, vanamente mascherati da un velo di speranza”.
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Torna una nuova puntata di Paddock GP! Raffaello Caruso, Chiara Zambelli e Gabriele Bassi analizzano il GP di Arabia Saudita assieme a Beatrice Frangione, giornalista per Motorsport.com Italia.
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