Il successo che la F1 ha avuto negli ultimi anni ha portato a guardarla con occhi sempre più curiosi. Non solo le richieste per poter ospitare un GP sono aumentate, ma nuovi team e nuovi Costruttori hanno mostrato il loro interesse. L’ingresso di una nuova scuderia nel Circus non è però cosa semplice, come visto con la questione inerente alla scuderia Andretti-Cadillac. Nonostante questo, Craig Pollock ha rivelato di voler entrare in F1 dal 2026 con suo team Formula Equal.
Non solo Andretti: Pollock candida Formula Equal per il mondiale 2026 di F1
Se guardando dall’esterno il mondo della F1 sembra un’élite decisamente chiusa, l’ultimo periodo ha in realtà mostrato che qualcosa pare essere disposta a muoversi. Calendario iridato a parte, il prossimo cambio regolamentare nel 2026, che porterà in pista dei nuovi motori, ha suscitato non poco interesse tra le grandi case automobilistiche. Ford e Audi sono infatti ufficialmente attese, mentre Porsche ha dovuto rinunciare dopo un primo grande interesse nei confronti di Red Bull. I nuovi Costruttori non sono però gli unici ad aver messo gli occhi addosso a questa F1 ricca di opportunità. Dietro le quinte si muovono infatti anche alcuni possibili nuovi team.
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La scuderia di Michael Andretti ha fatto quasi da pioniera, ricevendo numerose porte in faccio prima di vedere una piccola luce di speranza. Il team americano non sembra però essere l’unico interessato a quello che sarà un nuovo ciclo in F1. Craig Pollock ha infatti confermato di essere a capo di un progetto per l’ingresso di un’ulteriore scuderia a partire dal mondiale 2026. L’ex manager di Jacques Villeneuve ha così presentato Formula Equal, una scuderia che ha l’ambizione non solo di entrare nel Circus, ma anche quella dell’uguaglianza. Il progetto di Pollock vuole infatti avere una forza lavoro divisa in egual modo tra uomini e donne in ogni ruolo possibile, pilota compreso.
Come riportato da Motorsport.com, l’ambiziosa idea al momento è ancora in fase di definizione, motivo per cui non esiste ancora una sede ufficiale. Alcune indiscrezioni parlano del coinvolgimento dell’Arabia Saudita; una voce a cui il manager britannico non ha dato ascolto nonostante la conferma di una base in Medio Oriente per il team. Il progetto, come detto dallo stesso Pollock, prosegue già da quattro anni con l’obiettivo di raggiungere un’uguaglianza che in F1 non si è ancora vista. La parte più complicata sembra però essere, oltre all’ingresso nel Circus, quella di avere una pilota donna; ad oggi infatti non ci sono donne con tale ruolo che abbiano i punti necessari per ottenere la SuperLicenza, obbligatoria per poter guidare una monoposto di F1.
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