Con il progetto 499P la Scuderia Ferrari torna a presenziare nella classe regina del campionato endurance dopo 50 anni di assenza. Riuscirà il team di Maranello a portare a casa una vittoria assoluta che manca dal lontano 1965? Con Fabiano Vandone abbiamo analizzato il nuovo prototipo di casa Ferrari e le insidie che può presentare una gara di durata lunga 24 ore “e una notte”.
Ferrari ritorna all’assalto dopo 50 anni di assenza. 499P la regina di Le Mans?
Era il 1965 quando la Ferrari 250 LM del North American Racing Team (NART) di Jochen Rindt e Masten Gregory tagliava il traguardo come vincitrice assoluta della 33esima edizione della 24 Ore di Le Mans, sbaragliando la concorrenza ed i rivali Ford vincendo per il sesto anno consecutivo la gara più difficile e prestigiosa al mondo. Da quell’ultima gloriosa vittoria sono passati oltre 50 anni e fu solo qualche anno più tardi (nel 1973) che la Scuderia Ferrari decise di ritirarsi dalle competizioni endurance per concentrare tutti i propri sforzi nella massima espressione dell’automobilismo: la Formula 1.
Scelta sbagliata, o no, dopo mezzo secolo di attesa possiamo finalmente contemplare una vettura del Cavallino in pista per battagliare nella classe regina della 24 Ore di Le Mans, assieme ad altri blasonati marchi che hanno fatto la storia di questa categoria come Porsche e Toyota.
La Ferrari 499P è un manifesto dell’impegno di Ferrari nel mondo delle gare di durata, della voglia di affrontare sfide sempre più difficili, della determinazione di vincere, anche se con la necessaria umiltà di chi è ben consapevole di confrontarsi con avversari di primo livello che nutrono ambizioni analoghe.
Questa figlia del vento il cui raffinato vestito è nato dall’impareggiabile matita di Flavio Manzoni sotto la supervisione di Ferdinando Cannizzo, capo del dipartimento di ingegneria delle auto sportive di Maranello, che si è occupato della progettazione di tutta la parte tecnica della vettura. Infatti, il prototipo di Maranello è caratterizzato da un telaio monoscocca in fibra di carbonio che vanta soluzioni tecniche notevoli che rappresentano l’avanguardia nel campo delle tecnologie applicate. Parliamo, ad esempio, della geometria delle sospensioni, a triangoli sovrapposti di tipo “push-rod”, permette di raggiungere doti di rigidezza che si traducono in prestazioni di rilievo, che si evidenziano tanto alle velocità assolute più sostenute quanto nella percorrenza delle curve.
Ferrari 499P, carte in regola per far bene a Le Mans? Il parere di Fabiano Vandone di ChronoGP
Le innovazioni che abbiamo visto a bordo della 499P, una vettura in costante crescita ed evoluzione accompagnata da un team unito e capace quale AF Corse, accompagnato dal responsabile delle Competizioni GT Ferrari Antonello Coletta, possono davvero far sperare nella vittoria nella 24 Ore di Le Mans? La concretizzazione di un risultato positivo (magari vincente) non è da sottovalutare, come evidenziato da Fabiano Vandone ospite in esclusiva per noi durante l’ultima puntata di Paddock GP
“Abbiamo avuto Dindo Capello in studio per registrare assieme una puntata speciale dedicata alla 24 Ore di Le Mans e ci ha raccontato un po’ quello che sta succedendo oggi nel WEC. Certamente è innegabile che la Ferrari ha certamente centrato il progetto che ha capacità di velocità formidabili, ha un passo gara molto interessante. Ma, anche in questo caso, devono lavorare sul deterioramento della gomma poiché stiamo parlando di auto che pesano più di 1000 kg”.
Ma le nuove vetture LMDh saranno capaci di mantenere alto il ritmo della corsa, oppure sarà una gara di resistenza “hyper-conservativa” vista la presenza di vetture del tutto nuove e da scoprire?
“Questa 24 Ore di Le Mans, rispetto alle precedenti, sarà molto diversa. Sono cambiati i regolamenti, ci sono nuove squadre, ma soprattutto cambia la piattaforma tecnica: i motori delle vetture. Le aspettative sono di una gara non tirata come abbiamo visto nelle precedenti edizioni, bensì una gara di attesa perché l’aspetto affidabilità sarà presente per Ferrari, per Toyota come per Porsche e tutti gli altri. Progetti nuovi vuol dire avere un’esperienza su gare di 6 ore, ma una gara di 24 ore è una gara a sé. Sarà una corsa molto controllata e d’attesa da parte dei piloti che difficilmente andranno a spingere per evitare di mettere in crisi le meccaniche. Potremmo vedere una gara quasi più di strategia che di performance e prestazione vera”.
Alla vigilia della corsa più attesa da ogni appassionato di motorsport, la Scuderia Ferrari ed entrambi gli equipaggi della Ferrari 499P sono chiamati a portar alle porte di Maranello il miglior risultato possibile: la vittoria. La missione, che presenta mille insidie e peripezie, non sarà per nulla facile, ma il nuovo prototipo ha tutte le carte in regola per poter mettere la parola “fine” agli anni di dominio assoluto dei giapponesi di casa Toyota che, diciamocelo chiaramente, fino adesso non hanno mai goduto di un vero rivale come lo è quest’anno la Scuderia Ferrari.
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