La MotoGP, ma in generale il mondo del motorsport, potrebbe apparire come un mondo distante, quasi inaccessibile. Grazie al lavoro della comunicazione e del marketing, però, la lontananza tra tifosi e paddock si sta attenuando sempre di più. Elisabetta Bonetti, Marketing e Sponsorship manager di LCR Honda, ospite della nostra rubrica Formula Rosa, ha raccontato il mondo che si cela nel dietro le quinte del motomondiale.
Elisabetta Bonetti: dalla laurea in Lettere Moderne alla MotoGP con LCR Honda
Da dove nasce la passione per il motorsport?
“Praticamente possiamo dire sia nata insieme a me. La mia è una famiglia di maschi e tutti sono appassionati di motori. Si guardava sempre la Formula 1e la MotoGP. Era praticamente impossibile non appassionarmi. Mi svegliavo anche all’alba per vedere le corse oltreoceano”.
Hai frequentato il liceo classico ed ha conseguito la laurea in Lette Moderne alla Statale di Milano. Come ti sei collegata al mondo dello sport?
“Sono sempre stata portata per le materie umanistiche. Amo la lettura e la scrittura. Pensavo che la mia vita avrebbe preso la strada dell’editoria. Tuttavia, dopo la triennale e la magistrale, ho avuto un momento di crisi. Cosa volevo davvero per il mio futuro? Magari lo sport e il motorsport, le mie più grandi passioni, sarebbero potute diventare il mio lavoro. Così ho traghettato gli insegnamenti e le mie inclinazioni umanistiche nel mondo dello sport business. Ho fatto poi uno stage affiancando il responsabile della Lega Pallavolo Serie A Femminile, dove mi sono fatta le ossa”.
Hai realizzato il tuo sogno di entrare in MotoGP quando è arrivata la chiamata dal direttore commerciale di LCR Honda. Cosa comporta il tuo ruolo di Marketing e Sponsorship manager?
“Il mio ruolo è diviso in due fasi. Nella prima cerco i possibili sponsor per il team, contatto le aziende e propongo loro collaborazioni, offerte, presentazioni e incontri. Questo è proprio l’ambito commerciale puro. Se ricevo l’okay dallo sponsor inizio la seconda fase, dove gestisco tutto quello egli fa nell’ambito della MotoGP. Sono il punto di riferimento per eventi, video, foto, comunicazione e accoglienza nell’Hospitality“.
“Nell’ambito del commerciale mi reputo diversa dai miei colleghi perché ho avuto un altro tipo di percorso. Questo è diventato il mio punto di forza. Avere un background che non si basasse esclusivamente sul mondo del motorsport mi permette di non avere i paraocchi. Essere geniale con idee che si distinguano dal resto”.
Da casa si vede veramente poco quello che è il mondo del dietro le quinte della MotoGP. Che rapporti si creano nel paddock e nel team LCR Honda?
“Il nostro team è ormai diventato una famiglia. Siamo fuori casa quasi duecento giorni l’anno, i legami soni necessari altrimenti questo lavoro, per quanto possa essere fantastico, potrebbe iniziare a pesare. Quello che ci muove e accomuna tutti è la passione per questo sport. E’ la benzina che ci permette di andare avanti, senza di essa non vai da nessuna parte“.
“L’anima del team è Lucio Cecchinello Lavorare con lui è stimolante perché ha una grandissima attenzione per i dettagli. La sua precisione ti spinge sempre a dare il meglio. Si aspetta sempre un livello di eccellenza. Io la prendo come una sfida. Da lui ho imparato veramente tanto. Mi ha insegnato la sottile arte della diplomazia. Nelle situazioni più complicate Lucio riesce sempre a trovare la soluzione. Come in tutte le famiglie, però, ci sono mementi in cui ci urliamo dietro ma subito dopo facciamo pace”.
Donne e MotoGP: sono veramente un mondo inconciliabile?
Il mondo della MotoGP, ma in generale quello del motorsport, è ancora prettamente maschilista. La quota rosa si sta però espandendo piano piano. Credi che le cose stiano veramente cambiando?
“Un primo cambiamento l’ho già visto, da quando ho messo piede per la prima volta nel paddock dieci anni fa ad adesso. Ci sono tantissime ragazze ingegnere, meccaniche, ma in generale in tantissimi ruoli. Soprattutto in Moto2 e Moto3, dove le donne sono anche team manager o pilote”.
“La Dorna, inoltre, dall’anno prossimo istituirà un campionato totalmente al femminile che correrà nel palinsesto della SBK. Questo è un segnale molto forte. Dimostrare che un qualcosa in più si sta facendo veramente. I ragazzi della mia generazione se si trovano una donna come collega non fanno una piega. Qualche difficoltà in più la trovano le generazioni più grandi, semplicemente perché, nella loro ottica, è ancora un po’ strano. Non importa il sesso, ma solo il fattore competenza”.
“Per le donne che vogliono diventare pilote nel motociclismo, a differenza dell’automobilismo, le cose sono leggermente diverse. Il fattore fisico è più preponderante. Guidare un prototipo di MotoGP potrebbe essere più difficile rispetto ad un uomo, semplicemente per un discorso di forza. Nelle categorie minori, invece, la situazione cambia, è molto più fattibile. Si dovrebbe provare. Sarei contenta di essere smentita”.
Cosa consiglieresti alle ragazze che vorrebbero seguire il tuo steso percorso?
“Prima di tutto consiglio di specializzarsi. Trovare quel qualcosa in più che le rende uniche rispetto al resto. Offrire quello che altri non hanno. Poi bisogna farsi le ossa. Io sono entrata quasi subito in MotoGP ma il mio caso è unico. Mi sono travata al momento giusto al posto giusto. Fare la gavetta in categorie minori, nel mondo del giornalismo o degli sponsor può solo aiutare. L’esperienza dall’altra parte della barricata è utilissima per quando poi si entrerà in MotoGP. Fondamentale è avere sempre la mente aperta, mai mettersi i paraocchi e fissarsi su qualcosa”.
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Ascolta il podcast di Formula Rosa con l’intervista integrale a Elisabetta Bonetti sul nostro profilo Spotify. Con Mara Giangregorio, la Marketing e Sponsorship Manager di LCR Honda ha raccontato la sua esperienza personale nel mondo della MotoGP. Dalla laurea in Lettere Moderne, allo stage come Press Officer presso Lega Serie A Pallavolo Femminile , fino al reparto commerciale del team di Lucio Cecchinello.
LEGGI: “Formula Rosa | Il coraggio di crederci: la storia di Irene Aneas, press officer di LCR Honda”
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Mara Giangregorio