Il team manager di Honda HRC Alberto Puig, torna a parlare della brutta situazione che sta vivendo la casa dell’ala dorata ai microfoni di MotoGP.com, e lo fa senza scuse.
Alberto Puig: “Marc deve prendere la situazione con più calma”
Che l’atmosfera in casa Honda sia tutt’altro che felice è cosa risaputa da mesi ormai. Oltre a non avere una moto momentaneamente a livello delle prime forze dello schieramento (Ducati e KTM), l’aria che gira tra i box non aiuta a stemperare gli animi nemmeno dal punto di vista dell’umore. I piloti Honda, infatti, sono più per l’andare via che per lo stringere i denti e provare a cambiare le cose. E stiamo parlando non solo di Marc Marquez e Joan Mir ma anche di Alex Rins, che sta correndo con il team LCR.
Neanche il team manager Honda Alberto Puig può dare torto ai suoi piloti e non può più nascondersi dietro a un dito, ma è costretto ad ammettere i problemi che ha la Honda nel stare al passo con gli sviluppi tecnici che hanno operato le altre case, fattore che ha causato un ritardo ormai incolmabile. Ritardo che non si può celare dietro grandi prestazioni da fuori classe come erano quelle di Marc fino a poco tempo fa, le quali coprivano in qualche modo le lacune già esistenti.
“Non riusciamo a portarla al livello richiesto. Ci stiamo provando ad apportare miglioramenti, ma il fatto è che non siamo dove dobbiamo essere. Dobbiamo scavare ancora più a fondo per capire quali sono i problemi e quali le soluzioni“.
Tornando a parlare dell’otto volte iridato: “Marquez non è nella sua condizione migliore e ha subito molte cadute in Germania. Non c’è pilota al mondo che sia contento se cade e capisce che la moto non è al livello di cui ha bisogno. D’altronde è un campione del mondo e vuole sempre spingere di più, non si arrende mai. La situazione è diventata un po’ più seria ma Marc deve prenderla con più calma. Non è felice e lo rispettiamo“. – Alberto Puig.
Puig su Mir: “Nuovo per questo non capisce la moto”
Dall’altra parte del box le cose non vanno di certo meglio. Joan Mir, ormai pronto per tornare a correre è stato assente anche ad Assen e nei due GP precedenti a causa di un problema al dito, pur avendo il “fit” dai medici. Oltre ai problemi fisici, anche dal punto di vista mentale non riesce a darsi pace. Non è ancora riuscito, infatti, a capire la RC213V, una moto che sembra non fare per lui ma mai avrebbe immaginato che sarebbe stato così difficile adattarsici.
“Dopo la sua caduta al Mugello è rimasto molto colpito. È nuovo e non capisce la moto. Non è una questione di capacità , ma anche perché la moto non è pronta“. La pausa estiva non basterà per tirarsi fuori dal pantano… “Dopo la sosta faremo sicuramente dei passi in avanti, ma dobbiamo essere consapevoli che non avremo una moto fantastica. Le cose non stanno andando come vorremmo e non ci saranno cambiamenti radicali”.
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